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martedì, Aprile 30, 2024

Bertolaso si commuove ricordando la tragedia della scuola di S. Giuliano. “Sarò vicino alle mamme dei nostri Angeli”

AperturaBertolaso si commuove ricordando la tragedia della scuola di S. Giuliano. "Sarò vicino alle mamme dei nostri Angeli"

DI GIOVANNI MINICOZZI

È stato inaugurato a L’Aquila il tredicesimo anno accademico della scuola di Alta fornazione politica dell’Associazione “Magna Carta” presieduta dal senatore Gaetano Quagliariello il quale ha dedicato il suo intervento al riequilibrio economico e produttivo delle aree interne. “E’ la tredicesima scuola di Magna Carta e quest’anno si occupa soprattutto, dei problemi delle aree interne. L’Aquila è un po’ la capitale di questa problematica, e’ il capoluogo della Regione che ha subito due terremoti, è una citta’ dell’Appennino ed è la città dove la ricostruzione è a un punto nodale. 

Se andrà avanti gli sforzi anche economici che hanno fatto tutti gli italiani per salvare questa città andranno a buon fine, se si blocca questo rischia di essere il più grande sperpero della politica” ha dichiarato Quagliariello

Intanto il governo giallo-verde è stato bocciato dall’Europa. Lei che giudizio dà sulla manovra finanziaria!?
Il mio giudizio è negativo non per il 2,4% in più di deficit ma per quello che si fa di questi soldi. Se i soldi vengono spesi per creare più occupazione, più sviluppo sono ben spesi ma se è spesa improduttiva in un paese in difficoltà rischia di essere ancora più in difficoltà” ha concluso Quagliariello.
Commovente e articolata la lectio magistralis sul tema “il Rispetto e la Memoria” affidata all’ex capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile, Guido Bertolaso, che gestì l’emergenza terremoto prima a San Giuliano di Puglia e poi nel 2009 in Abruzzo dove in pochi mesi sistemò oltre sessantamila persone nelle new town e riaprì tutte le scuole.

Sono molto lieto di questo invito, mi dà l’occasione di tornare in una città alla quale sono ovviamente molto legato e magari raccontare anche un po’ l’esperienza che abbiamo vissuto tutti insieme proprio qui a L’Aquila in quei dieci mesi” ha detto un insolito Bertolaso dagli occhi lucidi per l’emozione e i tanti ricordi.
Tra l’altro le new town famose, contestate all’inizio, adesso sembrano diventare un modello per tutti i casi in cui ci sia un terremoto di mezzo.

Se fai le cose che vogliono tutti li accontenti il giorno dopo, ma dopo un anno si deve ricominciare da capo. Se, invece, hai una visione che va oltre susciti perplessità , ironie, polemiche ,ma poi dopo dieci anni cominciano a darti ragione. Preferisco appartenere a questa seconda categoria “.
Bertolaso, tirato per la giacca, ha parlato anche della sua eventuale candidatura alla Presidenza della Regione Abruzzo e ha manifestato la volontà di partecipare al sedicesimo anniversario della tragedia di San Giuliano di Puglia il prossimo 31 ottobre per “ribadire – ha detto – l‘affetto che mi lega alle famiglie dei bambini deceduti”.
Mi hanno candidato a fare il sindaco di Roma, poi mi hanno detto di fare il Presidente della Regione Lazio, poi mi hanno chiesto di fare il Presidente della Regione Marche, poi il Presidente della Regione Molise, poi anche il Presidente dell’Abruzzo, alla fine mi chiederanno di fare anche il Presidente del Consiglio. Che cosa vi devo dire… io faccio il nonno e sono contento di fare il nonno. Ma poi non sono molto portato per le campagne elettorali , perchè in campagna elettorale bisogna raccontare un sacco di balle, bisogna fare un sacco di promesse che si sa che non verranno mantenute. Io sono abituato a dire quello che penso, quindi qualcuno ha detto che io sono un pessimo candidato e potrei essere un ottimo governatore“.
Tornerà a San Giuliano di Puglia il prossimo 31 ottobre?
È proprio quello che sto pensando di fare, ho tutta una serie di questioni da risolvere ma penso che quella mattina, come ogni volta che ho potuto, sarò li’ vicino alle mamme e ai papà dei nostri bambini“.
Dopo l’intervista Guido Bertolaso ci ha lasciato con un abbraccio sincero e con gli occhi lucidi contaminando nell’emozione dei ricordi anche chi ha un cuore duro come il mio.

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