Tempo di appalti e di scelte a palazzo San Giorgio, in un mese che può rivelarsi decisivo per le sorti della città, da qui ai prossimi dieci/vent’anni, ma anche per l’amministrazione in carica che guiderà questo processo.
Milioni di euro su un piatto della bilancia, mentre sull’altro bandi e progetti, concorsi e gare per quella che viene definita riqualificazione urbana. Una terminologia tecnico/burocratica di certo più grigia e brutta di quello che alla fine dovrebbe essere il risultato finale.
Si parla di restituire decoro e, si spera, bellezza, alle aree dell’ex mattatoio di via Garibaldi, del mercato coperto di via Monforte e di rendere sicura e antisismica la scuola notte di Fontanavecchia.
I fondi sono quelli tagliati dal decreto Milleproroghe, i famosi bandi periferie, che però potrebbero essere in qualche modo salvati e recuperati. A Campobasso la somma più consistente è destinata al mercato coperto, un tempo centro nevralgico della spesa cittadina, affollato da botteghe e fruttivendoli, con il mercato del pesce adiacente. Oggi una scatola vuota che, peraltro, dicono i tecnici del settore, non ha nulla di significativo nemmeno dal punto di vista architettonico. Nella considerazione espressa nel documento preliminare del bando si fa riferimento alla necessità di effettuare una ristrutturazione senza valutare alternative, una delle quali potrebbe essere sfruttare l’enorme spazio volumetrico a disposizione in una zona così centrale della città. Ma il mercato coperto fu inserito nel tessuto urbano di Campobasso negli anni Cinquanta, oggi le necessità dei cittadini ma soprattutto di quell’area appaiono decisamente modificate.
Così come si discute della scuola notte e della sua rimessa a norma, per un intervento programmato con un milione e mezzo di euro. La messa in sicurezza della scuola che resta a ridosso della parete rocciosa della collina Monforte desta anche qualche perplessità se la si paragona alla costruzione della scuola di Mascione, antisismica e a norma, costata dalle fondamenta al tetto un solo milione.
Oltre alla riqualificazione delle periferie proprio l’argomento scuola si profila come caldissimo tra i corridoi del Municipio, ora che è in dirittura d’arrivo un’altra scelta: quella della commissione che aggiudicherà il vincitore del concorso di idee per tre scuole cittadine: la Petrone, la Crispi e la Cep nord. Anche qui una vagonata di milioni di euro che, se i progetti verranno giudicati sulla base rigidissima del bando, potranno assicurare alle zone interessate, Vazzieri, via Crispi e parte del quartiere Cep una trasformazione moderna e in linea con i dettami dell’urbanistica contemporanea.