Il progetto di riqualificazione del centro di Termoli è al capolinea. Domani in consiglio regionale è prevista una seduta monotematica su proposta del Movimento 5 Stelle che chiederà a palazzo D’Aimmo di esprimersi sulla variante al piano regolatore relativa al progetto e di bocciarla. Da un lato le posizioni delle minoranze e dei comitati che hanno cercato in questi anni in tutti i modi di bloccare l’opera ritenendola dannosa per la città ed eccessivamente costosa, insistendo sulla sussistenza di vizi procedurali e illegittimità. Dall’altro lato la posizione dell’Amministrazione comunale che sostiene invece di avere tutte le carte in regola, a partire dalla Conferenza cosiddetta decisoria in cui la Regione già aveva dato il suo assenso, e di avere dalla sua anche l’ok della Presidenza del Consiglio dei Ministri che aveva sanato il no della Soprintendenza regionale chiedendo alcune modifiche al progetto. Modifiche che sono state apportate. Il sindaco Angelo Sbrocca ha sempre creduto fortemente in questo piano di riqualificazione, che creerà nuova occupazione e che sarà un trampolino di lancio per lo sviluppo economico di Termoli. Ma le critiche sono state altrettanto forti, soprattutto per il referendum mai concesso. Un piano da 19 milioni di euro, in cui la maggior parte ce li mette il privato e che prevede non solo un tunnel di collegamento tra porto e lungomare nord, ma anche un parcheggio sotterraneo, un teatro da 800 posti, e una generale riqualificazione del cuore di Termoli tra via Roma, piazza Sant’Antonio e Pozzo Dolce. Domani c’è in ballo il futuro della città, in un modo o nell’altro. In gioco però ci sono anche gli eventuali danni che la ditta De Francesco, che si è aggiudicata i lavori, potrebbe chiedere, considerando che i soldi finora investiti nel progetto sono parecchi. Il conto potrebbe essere salato in caso di stop e la stessa ditta si potrebbe rivalere sulla Regione. “Il parere in materia urbanistica la Regione lo ha già dato – ha commentato il sindaco Angelo Sbrocca – siamo fiduciosi nel buon senso dei consiglieri regionali che mi auguro non si faranno strumentalizzare. Un no sarebbe un atto illegittimo” ha aggiunto. Intanto se il centrodestra di Termoli ha chiesto al centrodestra in Regione guidato da Donato Toma di dare un segnale politico in continuità con la battaglia portata avanti in questi anni sulla costa, il comitato No Tunnel con il timore di rinvii o di mancate prese di posizione ha invitato i cittadini ad andare a Campobasso e a partecipare al dibattito in consiglio. I punti interrogativi sono tanti, non c’è nulla di scontato, domani in consiglio si decide del futuro di Termoli.