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venerdì, Ottobre 3, 2025

Università del Molise. Il collettivo studentesco “interroga” i candidati presidenti

AttualitàUniversità del Molise. Il collettivo studentesco "interroga" i candidati presidenti
3 domande sulla futura politica universitaria molisana

Per diritto allo studio universitario nel nostro paese si intende quell’insieme di servizi (mense, residenze…) e contributi economici (borse di studio) che servono a garantire a tutti gli studenti la possibilità di poter portare avanti un proprio percorso formativo indipendentemente dalle proprie condizioni economiche.

L’articolo 34 della nostra costituzione garantisce infatti ai meritevoli e privi di mezzi la possibilità di poter studiare e di raggiungere i più alti gradi di istruzione.

Sono stati tanti gli attentati negli ultimi tempi a tale diritto costituzionale.

Negli ultimi anni il finanziamento sul diritto allo studio è progressivamente diminuito a causa di scelte politiche sbagliate e che miravano ad aumentare la competitività tra studenti o semplicemente a risparmiare sulla pelle di tanti giovani.

Nella nostra regione i tagli del governo e la cattiva gestione dei fondi hanno determinato il graduale ridimensionamento della copertura delle borse di studio che quest’anno è stata pari a circa il 50 % degli idonei.

Negli ultimi mesi è stato purtroppo approvato l’atto del governo numero 436 che alza la tassa regionale, nella nostra regione l’aumento è stato del 100 %, ciò ha comportato il totale autofinanziamento da parte degli studenti per le borse di studio.

 

In ultimo in ordine tempo, Con il decreto del ministro profumo ‘determinazione dei livelli essenziali e requisiti di eleggibilità delle prestazioni per il diritto allo studio universitario’ la cui discussione, fortunatamente, è stata rimandata, nuovamente, la situazione del nostro ateneo si fa ancora più critica.

Il decreto prevede che il finanziamento delle borse di studio sarà coperto in prima istanza con gli introiti della tassa regionale del diritto allo studio pagata dagli studenti e dalle loro famiglie. Viene avallata la logica per cui la sostenibilità del diritto allo studio viene scaricata sulle spalle degli studenti, mentre lo Stato fa un passo indietro e rinuncia ad investire sul sapere come priorità del futuro dell’intera società. Inoltre, attualmente, tale decreto prevede  una sostanziale modifica dei parametri di merito (maggior numero di cfu) e reddito (un range ISEE compreso tra 15 512 e 20 987 euro)  per l’accesso alle borse di studio. Ciò non fa altro che andare ulteriormente a discriminare gli atenei del sud ed in particolare il nostro che già conta pochi iscritti. Tale condizione potrebbe promuovere l’esodo degli studenti meridionali verso gli atenei del nord per avere quei diritti che la costituzione garantisce. Tale è la situazione che vive lo studente universitario in Italia e nel nostro Molise.

Noi studenti dell’ateneo molisano chiediamo la rivalorizzazione della nostra università, che diventi realmente parte integrante del nostro territorio, che venga finanziata adeguatamente, che sparisca la figura dell’idoneo non beneficiario alla borsa di studio, che ci siano i fondi appropriati perché diventi luogo di lavoro e di ricerca. È indispensabile che venga studiata una legge regionale che disciplini il diritto allo studio in Molise per assicurare servizi più efficienti: una casa dello studente che sia davvero conveniente, una reale collaborazione tra ente per il diritto allo studio, regione ed università, in termini di migliore organizzazione dei fondi, una maggiore attenzione alle sedi distaccate o una rivalutazione delle stesse.

Ci auguriamo infine come studenti molisani e dell’ateneo molisano che il prossimo governo garantisca un impegno serio e continuativo nei confronti dell’università, principale risorsa per la formazione di una società consapevole e punto di partenza per la rivalutazione e la valorizzazione del nostro territorio.
DOMANDE:

Fondi diritto allo studio :

i fondi finora stanziati non sono stati sufficienti a coprire integralmente le borse di studio, e attualmente il diritto allo studio è largamente finanziato dagli stessi studenti mediante la tassa regionale. In Molise esiste un’anomalia e cioè l’ente deputato a garantire il diritto all’alloggio non possiede strutture, mentre l’università possiede alloggi che mette a disposizione di tutti con prezzi esorbitanti e spesso inaccessibili(es 250 euro per i meno abbienti). Quindi i candidati cosa pensano di fare per rendere più giusto il sistema? Come pensate di reperire i fondi necessari per garantire il DSU?

 

 Sedi distaccate:

 nel corso dell’ultimo decennio la dislocazione delle sedi Unimol su tutto il territorio regionale ha rappresentato motivo vanto della politica universitaria, che ha giustificato tali scelte appellandosi all’esigenza di tutelare l’Unimol dalla concorrenza di altre università di regioni limitrofe. Oggi constatiamo che le sedi distaccate offrono meno servizi(a fronte di una tassazione omogenea); la condizione di inefficienza dei trasporti regionali, inoltre, penalizza i giovani pendolari. Come pensate di intervenire a riguardo?

Rapporto università-territorio:

Riteniamo che la politica regionale debba intensificare i rapporti con l’offerta formativa universitaria, in settori importanti per l’economia regionale quali l’agroalimentare, lo sviluppo imprenditoriale legato ad un’economia eco-compatibile; al contempo il patrimonio archeologico, paesaggistico e paesistico dovrebbero rappresentare un’importante risorsa per lo sviluppo regionale e un’opportunità di crescita per i dipartimenti universitari afferenti a tali ambiti. discorso analogo per l’ (ex) facoltà di medicina che,attualmente, si pone nel difficile contesto della sanità regionale; recentemente sono stati sbloccati i fondi PAR Molise FSC 2007/2013 [http://www3.regione.molise.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/6897] , per la creazione di poli scientifici che dovrebbero coinvolgere, sebbene in tempi lunghi, i corsi di studio di ingegneria e medicina. Pertanto come vorreste far interagire l’università e la sua offerta formativa con il territorio e il suo contesto socio-lavorativo? Come potenziare e rendere più efficiente il rapporto con gli enti regionali, privati e la realtà imprenditoriale tramite convenzioni e partenariato?

gli studenti universitari

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