
Un fine settimana di disagi e proteste lungo la spiaggia di Rio Vivo a Termoli e una riflessione che coinvolge gli operatori impegnati nell’ultimo periodo della stagione balneare. Superati alcuni parametri relativi ai batteri: il livello di escherichia coli più alto in un solo punto mentre in tutti e cinque i punti di campionamento gli enterococchi hanno superato i limiti consentiti.
Le cause di quanto accaduto, come riportato in una nota ufficiale del Comune di Termoli, sono da ricercarsi con certezza nell’apporto di questi batteri in mare da parte di due corsi d’acqua: il torrente R
io Vivo e il torrente Sei voci. Il divieto temporaneo di balneazione si estende a 50 metri a nord del torrente Rio Vivo e a 50 metri a sud del Sei Voci.
Il sindaco Sbrocca già in passato aveva emesso un’ordinanza che “vietava lo sversamento di qualsiasi scarico e rifiuto civile o industriale

nell’alveo dei torrenti che attraversano il Comune di Termoli disponendo controlli e ispezioni volti a individuare scarichi abusivi. Salvo nell’area del parco comunale – continua la nota – non è stato possibile effettuare i monitoraggi a causa dell’assenza di manutenzione dei corsi d’acqua e della foltissima vegetazione che ha impedito l’accesso dei tecnici”. Da qui il sindaco ha chiesto di nuovo alla Regione, ente competente, di pulire argini e letti dei torrenti. Protestano i balneatori che devono fronteggiare un divieto tra i disagi e la consapevolezza di dover dare impulso ai controlli prima possibile. “Si risalga a monte e si verifichino anche gli allacci abusivi, questa storia deve finire e sono anni che chiediamo interventi” ha spiegato il titolare di uno stabilimento.
Critiche anche per i lavori di dragaggio del porto iniziati in agosto con la movimentazione di sabbia e detriti presenti sui fondali. Intanto, si aspettano nuove analisi e i risultati per la revoca dell’ordinanza temporanea lungo la spiaggia di Rio Vivo.