Odissea per turisti e residenti di Rio Vivo a Termoli che ieri sera, 3 agosto, nel pieno dei festeggiamenti di San Basso sono rimasti improvvisamente senza luce, intorno alle 22. La corrente non è più tornata e nonostante i tentativi di chiamare Enel e perfino il Comune i disagi, enormi, sono durati per tutta la notte. Perchè a parte una mezzora dopo le 3, quando la luce è tornata, poi è andata di nuovo via. La situazione è tornata alla normalità intorno alle 8,30 di stamattina dopo continue interruzioni. Il black out ha interessato circa 600 metri di Rio Vivo, da Giorgione fino alla zona della scuola. Tutti i lidi al buio, residenti al buio, alcuni dei quali non sono neanche potuti uscire di casa, intrappolati come topi, con i cancelli rimasti serrati in assenza di elettricità . Tutta colpa di un trasformatore bruciato nell’unica cabina Enel che serve tutta la zona. Una situazione paradossale, da terzo mondo, come ha commentato più di qualcuno, e che solo per caso non si è trasformata in qualcosa di più grave. Al ristorante Giorgione, c’era una cena in corso. I clienti hanno abbandonato la sala, e tanti alimenti sono stati buttati non potendo neanche utilizzare congelatori o frigoriferi. Anche gli stabilimenti balneari erano pieni e i disagi economici, per tutti, sono stati enormi.
Già il 29 giugno c’era stato un black out simile, ma era durato solo un’ora. Purtroppo può succedere ancora, e la paura di chi lavora e chi vive in questa parte di Rio Vivo è tanta. E’ possibile che in una zona così densamente popolata in estate non si possa prevedere un circuito di emergenza? Intanto gli operatori pensano a una class action contro l’Enel e contro chi aveva il potere di intervenire e non l’ha fatto, lasciando un quartiere abbandonato al suo destino.