L’otto aprile del 2015 una data storica per la fabbrica più importante della regione: il trentesimo anniversario del motore fire, montato su milioni di auto in tutto il mondo.
Allora la visita dell’amministratore delegato del gruppo, Sergio Marchionne, rappresentò anche la svolta per lo stabilimento con un piano di investimenti da 500 milioni di euro e la piena occupazione dell’impianto di Rivolta Del Re grazie ai nuovi motori destinati all’Alfa Romeo.
Oggi, con l’uscita di scena per motivi di salute del numero uno di Fiat-Chrysler, ogni ricordo rappresenta anche un bilancio per l’impegno assicurato a Termoli come punto di riferimento in una realtà che impiega oltre tremila addetti senza contare l’indotto. Nuove linee produttive per i motori, il superamento della cassa integrazione, opportunità di lavoro per i giovani del territorio sono alcuni dei risultati conseguiti in questi anni guidati da Marchionne in visita anche nel 2014 a Pantano Basso.
Ora restano le sfide per il futuro e le prospettive per motori ibridi con lo sviluppo dei propulsori elettrici con il cambio al timone del settimo gruppo automobilistico al mondo e le attese della realtà produttiva del Basso Molise.
In una nota ufficiale il sindacato Uil metalmeccanici ha ripercorso la gestione Marchionne come un manager che in quattordici anni ha saputo risollevare un’azienda sull’orlo del fallimento. A Termoli – ha spiegato la segreteria provinciale – ha portato nuovi prodotti e nuova occupazione e di questo gliene saremo sempre grati. Marchionne resterà un riferimento per i tanti dipendenti che quotidianamente varcano i cancelli degli stabilimenti Fiat in giro per il mondo. Al nuovo amministratore delegato Manley vanno gli auguri di buon lavoro con l’auspicio – ha concluso la Uilm – che Termoli continui ad essere un polo di eccellenza della meccanica all’interno del gruppo Fca”.