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giovedì, Ottobre 2, 2025

Cardarelli, la rivoluzione dell’open day

EvidenzaCardarelli, la rivoluzione dell'open day

Rianimiamo il corpo e lo spirito” questo il tema che Padre Grancarlo Maria Bregantini affronterà il 13-02-13 nella Rianimazione dell’Ospedale Cardarelli di Campobasso. “Porte aperte? È solo una sperimentazione”, sostengono gli operatori della Rianimazione dell’Ospedale Cardarelli di Campobasso, “è una sperimentazione voluta da noi, e sostenuta dal Vescovo di Campobasso che il 13-02-13, alle ore 08.00, celebrerà la Santa Messa del Mercoledì delle Ceneri in Rianimazione, a porte aperte”. Padre Giancarlo Maria Bregantini dal 2011 introduce in Rianimazione il periodo della Quaresima, rivolgendo agli operatori di Rianimazione, ai familiari dei pazienti, agli ex-pazienti ed agli uomini di buona volontà, un messaggio per la Quaresima, il periodo di quaranta giorni che prepara i cristiani alla Pasqua: “Si potrebbe dire che il Signore abbia voluto metterci alla prova, chiamarci a una più profonda purificazione, a ricominciare daccapo nello spirito della penitenza”. Rianimazione: ci entri e per un attimo ti sembra di varcare la soglia di un’astronave, in volo verso la luna. Ci sono emozioni, drammi, respiri e sospiri; insomma, vite che lottano là dentro. Vite di questo mondo. Il ricovero in terapia intensiva, sia per il malato che per il suo nucleo familiare è un evento critico, che porta inevitabilmente alla creazione di un triangolo relazionale ai cui vertici si trovano l’équipe medico-infermieristica, la persona assistita e la famiglia. “Con Terapia Intensiva Aperta – ci dice Romeo Flocco – si intende un modello organizzativo che preveda l’eliminazione delle barriere fisiche, temporali e relazionali non effettivamente utili alla cura del malato e in cui invece venga promosso un trattamento personalizzato, che tenga conto delle varie dimensioni di ogni individuo”.

 

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