Lo scorso primo giugno la suggestiva cornice di Palazzo Spada, sede del Consiglio di Stato, ha ospitato la premiazione lavori delle scuole che hanno partecipato al concorso “Senza memoria non c’è futuro” promosso dal Ministero dell’Istruzione e dal Segretariato Generale della Giustizia amministrativa. Sono state sei le scuole premiate tra secondarie di primo grado e secondarie di secondo grado da tutta Italia: Teramo, Siracusa, Ostia, Taverna, Portici e Petacciato. Il lavoro di Petacciato riguarda un fumetto ideato da sette alunni delle classi 3A e 3B dell’Istituto comprensivo “V. Cuoco” guidato dalla preside, Giovanna Lattanzi. Docenti: Stefania Albiniano, Gabriella Fiocco.
L’evento è stato aperto dal concerto della Banda dei Carabinieri nel cortile del palazzo con, a seguire, il lancio di palloncini tricolore e la distribuzione del testo della Costituzione. Ancora, le letture di Ennio Fantastichini di brani tratti da “Se questo è un uomo” di Primo Levi, di Nedo Fiano, “matricola A5405. Il coraggio di vivere”; voci dalla Shoah – Testimonianze per non dimenticare (di Liliana Segre).Il programma ha previsto ilsaluto del presidente del Consiglio di Stato, Alessandro Pajno. Il dottor Bianco ha cooordinato gli interventi dei testimoni che hanno subìto la discriminazione razziale, tra i quali Maurizio Fiorilli, avvocato di Stato il cui nonno è stato internato a Fossoli, Pupa Carrib
a, ebrea italiana fuggita in Svizzera nel 1944 (una Svizzera neutrale, ma che per circolare ministeriale non poteva ricevere Ebrei; il padre minaccia una strage della sua famiglia e impugna una pistola, così sono accolti ma diventano profughi e subiscono offese continue paradossalmente come
sporchi italiani fascisti). I testimoni hanno ringraziato gli insegnanti perché devono tenere accesa la memoria, specie ora che la clessidra del tempo sta consumando gli ultimi granelli in quanto gli stessi testimoni sono ormai anziani. È
stato rimarcato come sia dovere degli insegnanti promuovere la conoscenza della Costituzione, far conoscere la brutalità e durezza delle leggi razziali in Italia, combattere il negazionismo storico, educare al rispetto del diverso. Senza memoria non c’è futuro, ma soprattutto non c’è presente. Sono stati proiettati tutti i lavori multimediali, non premiati, ma meritevoli di attenzione delle scolaresche che hanno aderito al concorso. Tra i partecipanti figurano magistrati, avvocati di Stato, giudici amministrativi, il costituzionalista Massimo Luciani e membri delle comunità ebraiche italiane. È stato inoltre evidenziato anche come il diritto sia un’arma che può essere usata bene o male. Da qui l’invito a non essere indifferenti, a prendere le distanze, ad esempio, dal bullismo. «Gli altri prima o poi siamo noi».