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giovedì, Ottobre 2, 2025

Bagno di folla per Frattura e Facciolla. Prove tecniche di governo: “Portiamo il modello San Martino in Regione”

AperturaBagno di folla per Frattura e Facciolla. Prove tecniche di governo: “Portiamo il modello San Martino in Regione”

di PASQUALE DI BELLO

Il sindaco di San Martino in Pensilis, Vittorino Facciolla, è stato il protagonista di un affollatissimo incontro al quale ha partecipato il  candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione, Paolo Di Laura Frattura. Tema della manifestazione, il “modello San Martino”, un esempio di buona amministrazione che Facciolla e Frattura intendono trasferire in Regione.

Sfidando freddo e ghiaccio, un pubblico entusiasta di simpatizzanti e cittadini ha preso parte all’incontro organizzato nel proprio comune dal sindaco di San Martino in Pensilis, Vittorino Facciolla. L’appuntamento, fissato per rendere note le ragioni che lo hanno indotto a candidarsi come Consigliere regionale al fianco di Paolo Di Laura Frattura, si può riassumere in un solo messaggio: il modello San Martino è esportabile anche in Regione, un modello certificato di buona amministrazione. Certificato dai risultati concreti in tema di riqualificazione urbana, politiche ambientali, valorizzazione delle tradizioni e del territorio, politiche sociali. Obbiettivi colti e accompagnati da un forte consenso popolare ribadito anche in questa occasione. Un vero e proprio bagno di folla ha accolto Facciolla e Frattura, una partecipazione che rappresenta un attestato di stima e una robusta dote di consenso dalla quale il sindaco di San Martino in Pensilis fa partire la sua scalata a Palazzo Moffa. C’è chi scende in campo, chi sale in politica e c’è chi scala i gradini della politica e delle Istituzioni. E Facciolla scala. E’ una specie di Hinault dell’amministrazione, capace di alzarsi sul sellino e fare il vuoto dietro di sé mentre sale lungo i tornanti impervi della politica molisana. Un percorso, quello di Facciolla, fatto di serietà, rigore, competenza e ambizione. Perché in politica, quando si è capaci, l’ambizione è d’obbligo. E’ un combustibile necessario a spingere in altro chi ha forza, energia, progetti, e in una Regione dove la maggior parte degli inquilini distribuiti tra vertici e assemblee di vario grado e foggia non saprebbero distinguere un missile da una supposta, non è poco. L’ambizione di Facciolla è quella di riscattare un territorio, quello del basso Molise, fortemente penalizzato nel corso degli anni.

A dare manforte a Facciolla si è presentato a San Martino in Pensilis Paolo Di Laura Frattura, candidato alla presidenza della Regione, arrivato nella patria della Carrese a confermare che quello sammartinese è un ottimo esempio di amministrazione a cui fare riferimento. “Non ci interessa il gossip, il pettegolezzo e i veleni di qualche sapientino”, ha detto Frattura facendo un evidente riferimento al suo concorrente e acerrima avversario, Massimo Romano, e ha poi proseguito: “Il nostro, quello del centrosinistra, è un modello che fa riferimento alla condivisione e non alla supponenza di chi dice ‘so tutto io, so fare solo io, sono io il più bravo di tutti’. Un ritornello che ormi ha stancato i molisani. C’è chi va in giro per le piazze a dire solo questo come se fosse una cassetta preregistrata”. Il riferimento, anche qui, appare chiaro. Frattura sta mutando strategia e, man mano che si avvicina l’appuntamento con le urne, comincia a lanciare siluri in direzione di Massimo Romano anche se poi, in ultima istanza, non vede nel giovane politico bojanese il suo reale avversario. “La competizione, quella vera, è tra il modello Iorio e il nostro. Se volete che tutto resti così com’è in tema di sanità, assistenza, lavoro, politiche industriali, scuola, allora votate Iorio. Diversamente un modello alternativo, di cui San Martino è un esempio, c’è ed è quello del centrosinistra”.

La chiusura della serata, ovviamente, spetta al padrone di casa. Facciolla parla della propria esperienza di sindaco e di quelli che sono i suoi due principali obiettivi da trasferire in regione: “accorciare la distanza tra i cittadini e gli amministratori e dare nuova dignità al territorio del basso Molise”. Poi affronta un tema caro alla comunità sammartinese, quello della Carrese, una tradizione centenaria che rischia di estinguersi per via di una normativa che non tiene conto delle identità territoriali e delle tradizioni. Facciolla ne parla in maniera accorata e assicura che non abbasserà la guardia in quella che si annuncia una battaglia difficile e lunga. Poi, anche lui, decide di togliersi un sassolino dalle scarpe e lo fa nei confronti del Fatto Quotidiano che nei giorni scorsi, parlando delle elezioni molisane, ha fatto riferimento a lui indicandolo come “indagato per reati contro la pubblica amministrazione”. La notizia, in se oggettivamente vera, è in realtà “l’ennesima trovata propagandistica del solito sapientino” poiché non viene circostanziata. L’accusa che riguarda Facciolla è quella di aver autorizzato lo svolgimento della Carrese 2012 e per questo essere incorso nel reato (ancora da dimostrare) di abuso d’ufficio. In effetti, a prescindere dalla polemica politica nella quale non è nostro compito né interesse entrare, è difficile dare torto a Facciolla. Contrabbandare per abuso d’ufficio l’autorizzazione allo svolgimento di una nobile e antica tradizione non solo è uno sbaglio in sé ma, in assoluto, è una grande stupidaggine se questo diventa materiale di propaganda elettorale. “Ma non è per questo che perderò il sonno”, ironizza il primo cittadino che conclude con una punta di orgoglio: “Quando vado in giro e mi presento dico: sono Vittotino Facciolla e la gente mi risponde: ah, il sindaco di San Martino”. “Questa – conclude Facciolla – è la soddisfazione più bella che io possa avere, aver fatto di San Martino un esempio di buona amministrazione”.

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