Il lavoro resta l’emergenza principale in Molise. Bisogna ridare impulso all’economia, risollevare le piccole e medie imprese, fermare l’emorragia causata dalle chiusure anche di grandi aziende. Ne è consapevole il neo governatore Donato Toma, che, presentandosi alla stampa e parlando delle priorità del suo Governo regionale, ha posto proprio il lavoro in cima, legandolo a interventi su infrastrutture, turismo, sanità, commercio. «Tutto quello che si farà dovrà essere legato al lavoro» ha detto.
Un compito non facile, delicato, su cui l’impegno deve essere massimo e bisogna superare la fase dei tavoli, con azioni concrete e piani ben strutturati, utilizzando al meglio i fondi. Fondi sui quali Toma è stato chiaro: «Vanno sfruttati al meglio e quelli che arrivano dall’Europa, vanno spesi per la crescita del territorio e dei cittadini, senza rimandare nulla indietro».
Secondo gli ultimi dati diffusi da Eurostat, L’Ufficio Statistico dell’Unione Europea, il Molise con il 72,8%, è al nono posto della top ten, cioè nelle dieci situazioni più ritiche, su 275 regioni dell’Ue, ad avere la parte di disoccupazione di lunga durata (12 mesi e oltre) tra le più elevate, nel 2017.
Precedono il Molise due territori d’oltremare francesi e sei regioni greche, tra cui Attica, Tessaglia e Peloponneso. La media della disoccupazione di lunga durata nel 2017 è salita al 45%.