13.2 C
Campobasso
mercoledì, Ottobre 1, 2025

Stato-mafia, l’ex pentito Brusca: “Mancino destinatario del papello”

FocusStato-mafia, l'ex pentito Brusca: "Mancino destinatario del papello"

Giovanni Brusca in aula accusa l’ex ministro Nicola Mancino: “Era lui il destinatario finale del papello”, il documento con le richieste di Cosa Nostra allo Stato per fermare le stragi. L’ex pentito ha deposto nell’aula bunker romana di Rebibbia davanti al gup di Palermo Piergiorgio Morosini, nell’ambito dell’udienza preliminare per la trattativa Stato-mafia, in cui è tra gli imputati. Il “papello”, che conteneva le condizioni del boss corleonese Totò Riina, sarebbe stato affidato dai vertici di Cosa nostra all’ex sindaco mafioso di Palermo, Vito Ciancimino, nell’estate del 1992 in contatto con due ufficiali del Ros, il generale Mario Mori e il capitano Giuseppe De Donno. Dice Brusca: “Fra le stragi Falcone e Borsellino, Riina mi disse che le nostre condizioni non erano state accettate, e che era necessario dare un altro colpetto. In questo contesto, Riina fece il nome di Mancino”.

L’ex ministro dell’Interno è imputato di falsa testimonianza nell’ambito dell’inchiesta sulla trattativa e ha sempre negato di aver mai saputo nulla del papello. Stessa difesa è stata avanzata dai carabinieri del Ros finiti sotto accusa.

La replica di Mancino.
 “Confermo quanto ho sempre sostenuto – ha detto l’ex titolare del Viminale, Nicola Mancino presente oggi nell’aula di Rebibbia – cioè che nel periodo in cui ho rivestito la carica di ministro dell’Interno non ho ma ricevuto, da parte di chicchessia, alcuna richiesta di alleggerimento del contrasto, che fu senza quartiere da parte dello Stato, alla mafia e alle altre forme di criminalità organizzata”.

Leggi tutto su Repubblica

Ultime Notizie