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venerdì, Luglio 4, 2025

“Le piastrine nel sangue non sono uguali per tutti”, il progetto Moli-sani in prima linea nella ricerca scientifica nazionale

Evidenza“Le piastrine nel sangue non sono uguali per tutti”, il progetto Moli-sani in prima linea nella ricerca scientifica nazionale
Lo studio, pubblicato sulla rivista di settore “Plos One”, ha coinvolto una decina di istituzioni scientifiche, tra cui la Fondazione Giovanni Paolo II di Campobasso.

Le piastrine, cellule fondamentali per i processi di coagulazione del sangue, non sono uguali per tutti. Ci sono differenze tra uomini e donne, tra diverse fasce di età e anche tra varie aree geografiche. È ciò che emerge da una ricerca nazionale a cui ha collaborato anche il progetto “Moli-sani” della Fondazione Giovanni Paolo II di Campobasso.

L’apporto dato alla ricerca scientifica dalla ex Cattolica è stato fondamentale è ha riguardato gli studi effettuati su oltre 20 mila molisani adulti. Alla fine dovranno essere rivisti i valori di riferimento delle piastrine nel sangue (giudicati al momento “normali”), compresi tra un minimo di 150 mila a un massimo di 400 mila per un microlitro .

La Fondazione Giovanni Paolo II di Campobasso ha partecipato al progetto di ricerca insieme ad altre nove istituzioni scientifiche italiane. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista di settore “Plos One” in cui si spiega che le donne hanno in media un numero più alto di piastrine, che con l’età la quantità di queste cellule diminuisce. Nei ragazzi al di sotto dei 15 anni, invece, il numero è decisamente più alto rispetto agli altri periodi della vita, senza che si notino differenze tra uomini e donne. Incide sulla quantità di piastrine nel sangue anche il luogo in cui si vive.

La ricerca permetterà di curare in maniera più mirata ogni fascia della popolazione. “Da questi grandi progetti – ha detto Giovanni de Gaetano, membro del Comitato scientifico del Progetto Moli-sanipossono derivare informazioni cruciali e scaturire nuovi metodi di indagine e terapie. Gli studi di popolazione, quelli che raccolgono informazioni sulle persone di un particolare territorio – ha aggiunto De Gaetano – sono una delle colonne portanti della medicina moderna. Potremmo dire – ha concluso – che siamo di fronte a una medicina e a una ricerca scientifica fatte tra la gente e per la gente”.

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