Non si placa la polemica della Rete di Organizzazioni, associazioni e Comitati per la Tutela dell’ambiente in Molise contro il Piano Energetico Ambientale approvato nell’ultima seduta del Consiglio regionale.
“Sono state ignorate sostiene – le osservazioni delle organizzazioni di agricoltori, consumatori, sindacati, amministratori”.
Secondo l’assessore Facciolla era impossibile cambiare il testo del Piano altrimenti si sarebbe dovuta ripetere la Valutazione Ambientale Strategica già effettuata secondo legge sulla proposta adottata dalla Giunta. Un concetto, quello del vicepresidente dell’esecutivo, per ribadire il no agli emendamenti preparati da esperti anche nazionali della Rete.
Di qui le domande e i le perplessità di associazioni e comitati. “Se il piano energetico ambientale non poteva essere per nulla modificato – dicono – allora perché promuovere audizioni e sollecitare confronti con le parti? Se compete al Consiglio e non alla Giunta approvare gli atti di programmazione, perché l’Organo Istituzionale preposto per legge è stato esautorato della sua funzione e messo di fronte al fatto compiuto?
La Rete poi critica il fatto che la Giunta non si sia confrontata sull’elaborato predisposto che di fatto è teso a incrementare la produzione di energia da fonte rinnovabile anche con impianti impattanti, nonostante il Molise abbia già raggiunto e superato la quota del 35% di produzione e consumo assegnata dal Ministero dello Sviluppo Economico con il Decreto del 2012 sul Burden Sharing.
“A chi giovano le norme in cui si prevede di raddoppiare la produzione da rinnovabili e in particolare dell’eolico?” è la domanda. Secondo la Rete di sicuro non al Molise, al suo territorio, alle sue produzioni, all’agricoltura. “Adesso – rimarca – ci sono meno strumenti giuridici ed amministrativi per difendersi e bisogna moltiplicare gli sforzi per evitare lo stravolgimento e la devastazione della Regione.
La Rete per la tutela ambientale del Molise conclude con una riflessione che è un atto di accusa. “E’ triste – sostiene – prendere atto che gli interessi fortissimi che si muovono dietro le imprese di produzione di energia da fonti rinnovabili sono riusciti a vincere una battaglia decisiva per i loro progetti di investimento in Molise.
Ciò non implica, però, la rinuncia a combattere per limitare i danni e mutare le scelte devastanti che sono state adottate con approssimazione e superficialità