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mercoledì, Ottobre 1, 2025

Regionali. Saltano molte liste, torna l’incubo dell’annullamento per le prossime elezioni

AperturaRegionali. Saltano molte liste, torna l'incubo dell'annullamento per le prossime elezioni

di GIOVANNI MINICOZZI

Le Commissioni elettorali insediate presso i Tribunali di Campobasso e Isernia hanno decretato l’inammissibilità di numerose liste e candidati. Clamorosa l’esclusione nella circoscrizione elettorale di Campobasso della lista proporzionale del Movimento 5 Stelle. Fa discutere anche l’esclusione dal listino di Frattura del segretario regionale dei socialisti, Marcello Miniscalco, per una vecchia condanna per abuso d’ufficio. Pronti i ricorsi alla Corte d’Appello.

 

Dopo il secondo scioglimento del consiglio nella storia della regione Molise (unici casi in tutta Italia dalla nascita delle regioni) la mannaia delle commissioni elettorali si è abbattuta sulla presentazione delle liste eliminando tutte quelle non perfettamente in regola con l’attuale normativa.

In particolare nella circoscrizione di Campobasso sono state messe, al momento, fuori gioco le liste proporzionali del Movimento 5 stelle, di Progetto Molise e del Guerriero Sannita. In bilico anche la lista Noi per il Molise con ben otto candidati giudicati irregolari. Esclusi dalla competizione anche Franco Barile di Rivoluzione democratica e Antonio Galasso di Rialzati Molise. Addirittura cinque le liste escluse nella circoscrizione di Isernia: Pdl, Rialzati Molise, Fare Molise, Lavoro sport sociale e Comunisti italiani.

Naturalmente tutti gli esclusi hanno già presentato ricorso alla commissione regionale centrale e se non basta si rivolgeranno prima al Tar e poi al Consiglio di Stato. L’intero percorso dovrebbe essere svolto nel giro di una settimana ma resta il fatto che la campagna elettorale è cominciata con una falsa partenza e che il tutto rende ancora più probabile ulteriori ricorsi elettorali da parte degli sconfitti all’indomani delle elezioni.

L’esclusione più eclatante però riguarda il candidato, sul listino di Paolo Frattura, Marcello Miniscalco, segretario del Partito socialista, a causa di una condanna per abuso d’ufficio risalente al 2001 quando era vice sindaco al comune di Rocchetta al Volturno. Il centrosinistra ha già fatto ricorso ma il recente decreto del Governo Monti sui cosiddetti incandidabili non lascia dubbi: i condannati in via definitiva per i reati verso la pubblica amministrazione non possono essere candidati.

Il senatore del Pdl, Ulisse Di Giacomo, non ha perso tempo e ha puntato l’indice contro il leader dell’Italia dei Valori chiedendosi: cosa ha da dire al riguardo il paladino della giustizia, della legalità e delle liste pulite Antonio Di Pietro? Evidentemente i principi di moralità e trasparenza giudiziaria valgono soltanto per gli altri.

Immediata la replica del coordinatore dell’Idv, Pierpaolo Nagni: il fatto che il senatore Di Giacomo voglia farci lezioni di morale, proprio lui che è imputato davanti al Giudice di pace, con l’accusa di minaccia e ingiuria nei confronti di Stefano Salvi, non può che farci sorridere.

A stretto giro di posta, la controreplica del coordinatore regionale del Pdl. Mi meraviglia che Nagni abbia letto il mio comunicato come uno scolaretto di quinta elementare. La mia area politica, ha sottolineato Di Giacomo, non ha mai utilizzato i piccoli incidenti giudiziari, che sovente capitano a chi amministra, per fare megafono di lotta, discriminazione e denigrazione degli avversari. Del resto, ha continuato, lo stesso Nagni da assessore al commercio del comune di Campobasso rimase coinvolto in una indagine penale sulla realizzazione di un centro commerciale. Mi meraviglia ancor di più invece che proprio il leader dell’Italia dei valori, Antonio Di Pietro, il quale predica legalità e trasparenza in politica abbia chiuso entrambi gli occhi davanti ad un candidato, condannato in via definitiva, inserito nel listino del suo candidato presidente Paolo Frattura – ha concluso Di Giacomo.

Insomma, se il buongiorno si vede dal mattino, è facile prevedere che questa campagna elettorale sarà caratterizzata da fulmini e tempesta.

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