La cultura europea si costruisce non solo nelle grandi città ma partendo anche dai piccoli centri che combattono contro lo spopolamento e una viabilità dissestata. Il Comune di Colletorto come modello di una nuova strategia che punta ad aprirsi non solo al territorio ma anche ai confini nazionali. Sono già diversi i gemellaggi e i progetti di scambi culturali avviati in questi anni in un paese che si presenta come europeo superando ogni campanilismo. Proprio in occasione della festa dell’Europa si è concluso un progetto che ha coinvolto trenta giovani provenienti da sei paesi: Polonia, Romania, Italia, Macedonia, Cipro e Turchia. L’idea principale è stata quella di far riflettere le giovani generazioni sulle loro sensazioni e la loro appartenenza all’Unione europea, ai suoi valori, e su quanto tutto questo influenza la loro crescita come giovani cittadini attivi anche negli Stati che non ancora ne fanno parte. Un confronto ma anche una opportunità per valorizzare il paese e l’intero territorio dove i ragazzi sono stati ospiti e hanno apprezzato l’accoglienza e il patrimonio di risorse storiche e culturali.All’evento conclusivo sono intervenuti, tra gli altri, coordinati da Luigi Petti, la preside, Giovanna Fantetti, la presidente del Consiglio comunale, Lucia Di Camillo,Nicola Sacco presidente dell’associazione Excursio che ha organizzato il progetto legato all’Erasmus plus, il professore Gaspero di Lisa e Giovanni Di Stasi, già presidente del Congresso dei poteri locali e regionali d’Europa.