Riceviamo e pubblichiamo dalla Regione Molise
In riferimento all’articolo apparso a firma del giornalista Pasquale Di Bello in data 16 gennaio 2013 su “Il Giornale del Molise.it”, testata on line da lei diretta, e tuttora presente nella sezione “Editoriali, idee e opinioni”, dal titolo “Molise, manca il lavoro ma non la fantasia. La regione vara un piano di incentivi per l’allevamento dei cammelli e la coltivazione di banane ed alberi di natale”, si osserva che quanto affermato non corrisponde a verità e che i settori elenencati nel BURM del 12 dicembre 2012, da pag. 7.377 a 7.384, definite testualmente dal giornalista “sette paginette di comicità allo stato puro ….”, rappresentano proprio i settori con i codici ISTAT ATECO 2007, esclusi dagl incentivi previsti dall’Avviso Pubblico, ai sensi dell’art. 1 del Regolamento (CE) n. 1998/06.
Trattasi di una clamorosa svista del giornalista che, animato da palese intento diffamatorio nei confronti dei funzionari regionali descritti secondo i canoni della più retriva propaganda anti burocratica, per il quale ci si riserva ogni azione in sede penale, a seguito di un’analisi parziale e disattenta dell’Avviso ha tratto personali ed errate conclusioni per non aver letto nella sua interezza l’art. 25 dell’Avviso Pubblico intitolato “Concessione e liquidazione degli incentivi all’assunzione”.
Si tiene a precisare che da parte del Servizio Regionale Politiche per l’Occupazione non vi è stata nessuna fantasia nell’elaborare l’Avviso Pubblico ma anzi un’attenta applicazione delle norme europee in materia già presenti negli innumerevoli Avvisi emanati dal Servizio negli ultimi sette anni.
Pertanto, al fine di ristabilire la verità dei fatti, si chiede, ai sensi della vigente normativa in materia di stampa, editoria e corretta informazione, che il giornalista Pasquale Di Bello rettifichi, con eguale risonanza mediatica, quanto erroneamente riportato nel sopra citato articolo.
Il direttore del Servizio
dott. Vincenzo Rossi
—
Prendiamo atto della rettifica proveniente dalla Regione e, riservandoci di tornare prossimamente sul tema, certamente meritevole di approfondimento, qui ci limitiamo a contestare categoricamente l’affermazione secondo la quale saremmo animati “da palese intento diffamatorio nei confronti dei funzionari regionali descritti secondo i canoni della più retriva propaganda anti burocratica”.
Allo stesso tempo, siamo lieti che la Regione, seguendo la normativa europea, abbia avuto cura e sensibilità nell’informare i informare i cittadini molisani che cammelli, banane e alberi di natale non sono oggetto di alcun incentivo alle imprese. Ce ne rallegriamo e tiriamo un sospiro di sollievo.
PDB