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lunedì, Ottobre 6, 2025

Gam, lavoratori e sindacati si appellano a tutte le istituzioni. C’è attesa per l’incontro a Roma

AttualitàGam, lavoratori e sindacati si appellano a tutte le istituzioni. C'è attesa per l'incontro a Roma

gam-arena-2-e1412084286200Dopo l’assemblea in azienda, alla Gam di Bojano, i lavoratori e i sindacati hanno presidiato la sede del Consiglio regionale, con l’intento di pressare la politica a rispettare gli impegni presi, a chiedere che tuteli i lavoratori.

Il 15 febbraio l’incontro a Roma, per capire il piano industriale di Amadori. I tempi di ripresa dell’attività, i numeri dei lavoratori che verranno ripresi in azienda, con quasi contratti.

Sindacati e operai sono stati chiari. Vogliono garanzie e soprattutto contratti a tempo indeterminato. E dalla politica chiedono politiche di accompagnamento fino a che la Amadori ristrutturerà Incubatoio (8-10 mesi)  e soprattutto il macello (almeno 3 anni e gli ammortizzatori scadono a novembre).

 

I lavoratori e le lavoratrici della GAM, congiuntamente alle RSU e alle OO.SS., hanno dunque rivolto un accorato appello a tutte le forze politiche Regionali e Parlamentari, affinché si impegnino ad ogni livello istituzionale e presso tutti i ministeri competenti affinché la vertenza GAM approdi a una risoluzione positiva tesa allo sviluppo del territorio e alla dignità dei lavoratori.

 

“La grande complessità  della vertenza – hanno scritto in una lettera-appello al Prefetto di Campobasso,  al Presidente della Regione Frattura , agli assessori regionali Facciolla e Veneziale, ai senatori  Ruta e Di Giacomo, agli onorevoli Leva e Venittelli e ai Sindaci dei comuni matesini – esige uno sforzo straordinario e congiunto perché occorre superare tutte i dubbi legati alla proroga degli ammortizzatori sociali e a tutti gli strumenti utili che possano dare garanzie ai 280 lavoratori. Riteniamo importante che il secondo competitor del settore avicolo possa aggiudicarsi definitivamente i beni della filiera avicola molisana, chiediamo all’imprenditore più certezze rispetto al piano di investimenti e l’impegno a ridurre i tempi di riavvio delle attività. Sappiamo, tuttavia, che a fronte dei numeri che il gruppo Amadori – Agricola Vicentina- ci ha indicato al tavolo ministeriale, non tutte le maestranze saranno ricollocate presso le attività dell’incubatorio, degli allevamenti e del macello. Inoltre i tempi dell’effettivo rilancio possono dilatarsi a seguito di fattori e questioni giuridiche che dipendono dalle procedure concorsuali che curano i due lotti. A fronte di queste incertezze c’è dunque la necessità di delineare un percorso che riduca il più possibile i tempi di rilancio delle attività e che stabilisca strumenti di sostegno al reddito aggiuntivi a quelli già posti in essere che siano coerenti con i tempi di inserimento graduale dei lavoratori nelle attività della filiera avicola. Occorre inoltre che le risorse finanziare definite dal Governo regionale in materia di politiche attive siano calibrate rispetto al fabbisogno effettivo dei lavoratori , ciò è possibile determinarlo solo attraverso una presa in carico dei lavoratori da parte degli enti preposti questo al fine di definire misure a sostegno che siano da subito esigibili. Abbiamo assistito in questi anni alla chiusura di stabilimenti storici quali ITR e di recente nuovo Zuccherificio del Molise con drammatiche conseguenze sul piano occupazionale ed economico del nostro territorio. Oggi occorre con forza che l’intero Consiglio Regionale e i nostri parlamentari nonché i sindaci dei comuni dell’area matesina prendano posizione nei confronti del Governo nazionale, del Mise e del Ministero del lavoro per sensibilizzare rispetto alla vertenza GAM che forse rimane l’unica vertenza la cui soluzione con il concorso di tutti può ridare al territorio molisano una prospettiva di sviluppo occupazionale ed economico produttivo”.

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