Partono le iscrizioni online e il sito del ministero va subito in tilt. Poco dopo la mezzanotte, il contatore delle iscrizioni via web aveva già conteggiato 1.226 iscrizioni che attorno alle 10 sono diventate 5mila, fa sapere lo stesso ministro dell’Istruzione Francesco Profumo, in visita al campo di sterminio di Auschwitz in occasione del Viaggio della memoria. Ma per quasi tutta la mattinata il sito è stato out. Inaccessibile, probabilmente per l’elevato numero di accessi, anche il sitowww.iscrizioni.istruzione.it, cui occorre registrarsi prima di effettuare l’iscrizione vera e propria. Il numero di coloro che dovranno iscrivere i figli al primo anno delle scuole primarie e secondarie – medie e superiori – si aggira attorno al milione e 600mila.
E il sistema non è in grado di sopportare un numero troppo elevato di accessi. Nonostante gli intoppi, da viale Trastevere attorno alle 13.00 arrivano parole rassicuranti. “La macchina organizzativa sta funzionando al meglio e senza particolari problemi. Ad appena mezz’ora dall’apertura dei termini sono state già 1.226 le domande inviate. Alle 13.00 di oggi sono pervenute 13.002 domande, di cui 7.594 sono state inoltrate alle scuole, mentre le altre sono state compilate ma tenute in sospeso dai genitori ancora indecisi”.
Ma secondo gli studenti le cose stanno andando diversamente. “L’esperienza delle iscrizioni online inizia nel peggiore dei modi”, dichiara Daniele Lanni, portavoce nazionale della Rete degli studenti medi. “Eppure – prosegue – il ministero doveva aspettarsi una così copiosa affluenza nel sito a partire già dalla giornata di oggi. L’afflusso straordinario lo ha colto nel fatto: il sito è in tilt e si è trovato completamente impreparato”.
Anche su Facebook e Twitter fioccano proteste. Ma si prosegue: attorno a mezzogiorno, l’accesso al sito delle iscrizioni ondine sembrava esseri sbloccato. A confermarlo i dati messi a disposizione dall’ufficio stampa del ministero: tra le 8 e le 11 di questa mattina quelli che sono riusciti a registrarsi e a inviare la domanda attraverso la Rete sono stati meno di 2mila. Alle 12 erano saliti a 4.300.