Lo scorso maggio un gesto inquietante e che aveva lasciato una certa amarezza, e cioè l’incendio doloso dell’obitorio del cimitero di Termoli dove qualcuno era riuscito a intrufolarsi dando fuoco ai registri dei decessi. In quell’occasione sono andati persi gli archivi degli ultimi decenni dove erano annotate le sepolture ed era rimasta danneggiata anche la camera mortuaria dove vengono sistemate le salme in attesa della sepoltura. Quella notte fortunatamente era vuota. Proprio qui dentro sulle piastrelle bianche una scritta «Comune ladro», un messaggio dunque con un preciso destinatario e su cui però si sono potute fare solo ipotesi perchè nonostante le indagini delle forze dell’ordine non si è riusciti a risalire al responsabile del gesto. Quell’incendio scoperto dal custode la mattina quando le fiamme erano già alte e spento dai vigili del fuoco aveva messo ko anche il sistema elettrico. Sono passati sette mesi e l’impianto non è stato ancora ripristinato con un estremo disagio non solo per gli operatori delle onoranze funebri ma per gli stessi familiari dei defunti, tutti indistintamente costretti a farsi luce con i cellulari all’interno dell’obitorio quando ormai la luce del giorno viene meno. «Una vergogna» è stato il commento di chi si è trovato a vivere il disagio insieme a quello del dolore per la perdita di una persona cara. Alla struttura comunale sono arrivate diverse segnalazioni, sono stati avvisati gli operai del cimitero e anche alcuni dipendenti dei Lavori Pubblici, ma finora le lamentele sono cadute nel vuoto. Il sindaco Angelo Sbrocca in realtà non ne sapeva nulla. Anche lui è rimasto stupito e ha assicurato che il Comune provvederà quanto prima a ripristinare l’impianto elettrico, restituendo dignità all’obitorio del cimitero.