di ANNA MARIA DI MATTEO
Il quadro politico sembra essere chiaro: il sindaco di Campobasso Battista è pronto a varare la nuova Giunta. Un esecutivo che dagli attuali sette assessori passerà a nove. Le indiscrezioni che circolano negli ambienti politici vicini al primo cittadino parlano dell’imminente nomina del consigliere Francesco De Bernardo, al quale potrebbe essere assegnata la delega al Centro storico, di cui tra l’altro già si occupa da consigliere. L’altro posto dovrebbe essere occupato da una donna, non necessariamente eletta.
Due nuovi ingressi per i quali sarà necessario rivedere parte delle deleghe già assegnate. Una sorta di rimpasto che prevederebbe l’alleggerimento per qualche assessore. Non solo: l’ingresso dei due nuovi assessori comporterà, di conseguenza, una rimodulazione degli equilibri all’interno delle Commissioni consiliari, con una revisione delle presidenze e dei componenti.
Una cosa è certa: le decisioni che Battista si appresta ad ufficializzare da qui a qualche giorno saranno il frutto di scelte condivise con i partiti.
Nessuna decisione sarà assunta senza il placet delle forze politiche che sostengono il sindaco.
Insomma,il primo cittadino starebbe rimescolando le carte, ma non senza difficoltà. All’interno della maggioranza c’è fibrillazione ed anche malcontento per il modo in cui l’amministrazione sta gestendo l’emergenza delle scuole. Da alcuni esponenti dello stesso centrosinistra sono arrivare critiche durissime, con l’invito, rivolto a Battista, a tagliare i cosiddetti rami secchi, cioé quegli assessori che a loro dire non avrebbero dato un contributo fattivo a risolvere i problemi rimasti sul tappeto, in attesa di una soluzione.
Il sindaco, dal canto suo, è intenzionato a riconfermare tutti gli attuali sette assessori, mentre sarebbe orientato a rivedere qualche delega, ma in linea di massima l’impostazione attuale non dovrebbe essere toccata.
Fonti vicine a Battista danno per imminente la nomina dei due nuovi assessori i cui compensi, secondo lo stesso Battista, non graveranno ulteriormente sulle casse comunali.
