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mercoledì, Ottobre 1, 2025

Rischio sismico, l’Ance prepara il progetto Casa Italia

AttualitàRischio sismico, l'Ance prepara il progetto Casa Italia

r600x__schermata-2016-08-24-a-13_53_45di ANNA MARIA DI MATTEO

I terremoti, dicono gli esperti, non si possono prevedere. Ma molto si può e si deve fare sul campo della prevenzione. Il Molise rientra tra quelle regioni dell’Appennino a forte rischio sismico e l’ultima scossa, quella di domenica mattina, di magnitudo 6.5 si è fatta sentire, con tutta la sua forza, seminando il panico tra la gente. Certo, anche questa volta è andata bene, ma la preoccupazione ed il timore di nuovi scosse restano. Occorre dunque cominciare a ragionare con una prospettiva diversa: investire energie e soprattutto risorse per limitare quanto più possibile il rischio sismico. Il che vuole dire costruire seguendo le normative antisismiche. L’Ance, l’associazione dei costruttori edili di Confindustria ha elaborato il progetto Casa Italia che prevede interventi per la messa in sicurezza del patrimonio immobiliare pubblico e privato del Paese. “Abbiamo l’urgenza di mettere in atto un’azione forte e risolutiva per attivare il processo di riduzione del rischio, soprattutto del patrimonio privato – ha dichiarato il presidente dell’Ance Molise Umberto Uliano – il 74% degli edifici residenziali è stato costruito prima dell’entrata in vigore della normativa antisismica”.
Il progetto Casa Italia introduce regole che consentano di aumentare il livello di conoscenza e consapevolezza da parte dei cittadini e degli amministratori e di mettere in atto misure in grado di dare concretezza agli interventi per la riduzione del rischio .
L’Ance ha pronte le proposte che saranno esaminate nel corso di un apposito tavolo tecnico con la Regione. Si tratta di una serie di misure che garantiscano l’adeguamento ed il miglioramento sismico anche degli edifici pubblici, a partire dalle scuole, le residenze per gli anziani, gli impianti sportivi e tutte quelle strutture considerate essenziali per l’erogazione dei servizi pubblici. “Occorre stanziare subito le risorse adeguate – è il monito di Uliano – ma anche pianificare il fabbisogno pluriennale, per dare seguito e continuità nel tempo alle proposte inserite nel progetto”.
Un progetto che potrebbe salvare vite umane e preservare il patrimonio abitativo e storico della regione, fortemente a rischio.

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