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venerdì, Luglio 4, 2025

Termoli: arriva in Italia per fare la badante, costretta a prostituirsi. Arrestata la sua sfruttatrice

AperturaTermoli: arriva in Italia per fare la badante, costretta a prostituirsi. Arrestata la sua sfruttatrice

Il 30 agosto è partita dalla Romania con la promessa che giunta in Italia avrebbe avuto un lavoro come badante. Ma una volta arrivata a Foggia per la giovane donna di 28 anni è inziato un incubo. Quella stessa connazionale che credeva un’amica, con la complicità di altri uomini le toglie i documenti e la minaccia dicendole che se non fa che quello che le ordinano fanno del male a lei e ai figli rimasti in Romania. Per la 28enne seguono giorni di prostituzione tra la Puglia, la Basilicata e il Molise. Riesce a mandare un messaggio alla sorella in Romania chiedendo aiuto e i parenti si affidano a un’associazione di protezione civile che subito prende contatti con la Mobile di Foggia che avvia le indagini. La donna nel frattempo viene tenuta in un casolare abbandonato nelle campagne di Foggia. E’ costretta a prostituirsi, a chiedere l’elemosina e a consegnare i soldi all’organizzazione. Giorni terribili per la 28enne fino allo scorso 8 settembre, quando con la sua sfruttatrice arriva a Termoli. E’ pomeriggio e viene notata dagli agenti della volante seduta sola su una panchina al parco comunale. Intuendo il suo disagio i poliziotti le chiedono i documenti e subito capiscono che c’è qualcosa che non va quando si avvicina un’altra donna che prova a parlare al posto suo. Dice di essere la sorella, poi un’amica. Vengono portate entrambe in commissariato, dove poi si scopre tutto. La sfruttatrice era già sotto controllo della squadra mobile di Foggia, che l’aveva individuata anche grazie al profilo Facebook. E’ una 24enne che già a giugno era stata colpita da un provvedimento di allontanamento firmato dal Prefetto di Foggia e che ora è stata arrestata con l’accusa di sequestro di persona, riduzione in schiavitù e induzione e sfruttamento della prostituzione.
L’arresto della 24enne è stato possibile grazie alla collaborazione tra il commissariato di Termoli guidato da Vincenzo Sullo e la Squadra Mobile di Foggia coordinata da Roberto Pititto che ora prosegue con l’indagine per risalire agli altri componenti dell’organizzazione. Indagine che per competenza è stata trasferita alla procura distrettuale antimafia di Bari.

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