Una boccata d’ossigeno per la fabbrica Stellantis di Atessa e per tante famiglie del territorio, abruzzesi e molisane. La direzione aziendale ha comunicato la proroga dei contratti di solidarietà oltre la scadenza del 31 dicembre 2025, accompagnata però da segnali concreti di ripresa produttiva e occupazionale.
L’ammortizzatore sociale resterà in vigore fino al 31 luglio 2026, ma con un impatto ridotto: la percentuale di lavoratori coinvolti scende dal 41% al 35%. Un dato che si inserisce in un quadro più favorevole per il 2026, che si aprirà con un deciso incremento dei volumi produttivi. A partire da febbraio, la produzione giornaliera dei veicoli commerciali leggeri passerà dagli attuali 640 a circa 820 furgoni.
Il nuovo piano industriale prevede il parziale ripristino del terzo turno, con il coinvolgimento di circa 800 lavoratori. Con una produzione attestata sugli 820 Ducato al giorno, saranno circa 300 gli addetti interessati dalla solidarietà su un organico complessivo di circa 4.350 dipendenti. Numeri che indicano una progressiva normalizzazione dell’attività nello stabilimento ex Sevel, punto di riferimento per l’intera filiera dell’automotive del Medio Adriatico.
Secondo il coordinatore regionale Uilm Abruzzo, Nicola Manzi, «questo eccellente segnale di speranza arriva insieme alla notizia europea che allontana lo stop ai motori diesel, restituendo fiducia al futuro produttivo di Atessa e confermando che il 2026 può essere l’anno della ripresa e della tenuta occupazionale».
La crescita di produzione e lavoro avrà ricadute significative sull’economia locale e sull’indotto, che coinvolge complessivamente oltre 15 mila addetti tra Abruzzo e Molise, rendendo centrale l’impegno condiviso di azienda e istituzioni per garantire stabilità e prospettive allo stabilimento.
