Tre punti, finalmente. La giusta medicina per archiviare un periodo non brillantissimo e mettere da parte i pensieri negativi. Il successo, nello sport e soprattutto nel calcio, resta la chiave che apre tutte le porte: alleggerisce la pressione, rilancia le ambizioni, restituisce fiducia. Ecco perché la vittoria maturata sabato contro il Perugia va letta con un approccio essenziale, quasi spartano.

A Zauri e alla squadra era stato chiesto: pragmatismo, concretezza, punti. La risposta è arrivata. Contro gli umbri, apparsi in difficoltà sin dalle prime battute e ancora lontani dal ritrovare identità e ritmo, il Campobasso ha avuto il merito di capitalizzare l’occasione giusta con Bifulco e poi di gestire il match con lucidità, proteggendo un risultato prezioso. Una vittoria che non brilla per spettacolarità, ma che conta per peso specifico e tempismo. Il morale cresce, la classifica assume una forma più incoraggiante, pur dentro un contesto di equilibrio assoluto: undici squadre raccolte in appena otto punti, un vero e proprio ingorgo competitivo dove il margine tra entusiasmo e complicazioni è sottilissimo.

La zona play off resta affollata come raramente accade, mentre prende forma una lieve ma significativa spaccatura rispetto alla parte bassa della graduatoria, oggi ci sono quattro punti tra il Livorno, che chiude il gruppone centrale, e il Bra, che apre la griglia play out. Un cuscinetto minimo ma non trascurabile, un segnale che potrebbe indicare una fase di assestamento del campionato.

Anche questo è uno spunto importante: muoversi con continuità, sfruttare il momento, dare valore ai dettagli, in un torneo così compresso e imprevedibile il vero salto di qualità passa dalla capacità di trasformare vittorie come quella di sabato in un percorso stabile. Tre punti che valgono molto più di quanto dica il semplice risultato. Domenica l’ultimo impegno del 2025 e del girone d’andata, in casa dell’Ascoli con l’obiettivo di muovere la classifica e chiudere al meglio la prima parte di stagione.

Ieri sera si è chiuso il diciottesimo turno con due posticipi. Risultati a sorpresa per le prime due della classe: la capolista Ravenna è caduta a Pesaro, battuta di misura grazie ad un calcio di rigore trasformato da Paganini al 39° del primo tempo. I giallorossi restano comunque in vetta alla classifica, ma domenica prossima osserveranno il turno di riposo. Spettacolo ed emozioni ad Arezzo, dove il match contro il Pineto si è chiuso sul 3-3. Un pareggio che lascia un pizzico di amarezza ai toscani per il mancato aggancio alla vetta: gli aretini restano infatti secondi, con due lunghezze di ritardo dalla capolista.