Riceviamo e pubblichiamo la nota del Pd Molise
“Il Partito Democratico del Molise, riuniti gli organismi, dopo un confronto ampio e partecipato, ritiene che, trascorsi due anni e mezzo dalle elezioni ossia dopo metà del mandato, il Presidente Roberti debba rassegnare le dimissioni per le mancate risposte al territorio e ai cittadini, per come non ha saputo gestire le vertenze più importanti, dalla questione Sanità alla vicenda Stellantis, dall’emergenza trasporti alla tutela dell’ambiente, dal piano sociale a quello scolastico, dalla politica industriale ed occupazionale, con grave danno per il futuro dei molisani e delle nuove generazioni che continuano, in numero allarmante, ad andare fuori dal Molise per lavorare.
Per quanto riguarda la vicenda giudiziaria che lo ha coinvolto e la gravità delle accuse contestategli, pur condividendo da sempre i principi garantisti sanciti dalla nostra Costituzione, e ribadendo la piena fiducia e il totale rispetto nel lavoro della Magistratura, il PD Molise conferma convintamente che questioni di evidente opportunità politica imporrebbero ora al Presidente di Regione di valutare seriamente, alla luce dell’evoluzione della vicenda processuale, di rassegnare le dimissioni, una scelta responsabile nell’interesse della nostra regione ed a tutela dello stesso ruolo attuale di Presidente della Regione, tenuto anche conto del triplice ruolo istituzionale che rivestiva all’epoca dei fatti (Sindaco di Termoli, Presidente della Provincia di Campobasso, componente del Cosib) e della natura particolarmente delicata e grave della vicenda e dell’oggetto delle attuali accuse della Procura antimafia.
Il PD Molise si è espresso con chiarezza e senso di responsabilità sin dall’inizio, lo ha fatto con la gradualità e il rispetto che l’importanza e la delicatezza del caso richiedeva, attraverso il pieno coinvolgimento degli organismi dirigenti a tutti i livelli territoriali, compresa la presa di posizione della nostra Segretaria nazionale assunta proprio a Termoli, a seguito della notizia sull’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, che ha assunto una portata e un rilievo, che da quanto emerso va, evidentemente, anche ben oltre i nostri confini regionali.
Da allora abbiamo monitorato attentamente l’evoluzione di tutta la vicenda, anche con la responsabile giustizia in Segreteria nazionale, l’Onorevole Debora Serracchiani e il Senatore Walter Verini, componente della Commissione parlamentare antimafia, e purtroppo sono state oggi confermate le nostre preoccupazioni di allora con la recente “richiesta di rinvio a giudizio” della Procura antimafia di Campobasso.”
