I Carabinieri della Compagnia di Foggia, coordinati dalla Procura della Repubblica locale, hanno smantellato una rete di traffico di sostanze stupefacenti operativa su più regioni, eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 24 persone, di cui 19 destinatarie del carcere e 5 agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Gli indagati, italiani, albanesi, georgiani e rumeni, di età compresa tra i 23 e i 61 anni, operavano non solo in provincia di Foggia, ma anche a Rieti, in Emilia Romagna e nel Basso Molise, quest’ultimo territorio utilizzato come area di transito e supporto logistico.
L’indagine è partita dal monitoraggio di un 36enne albanese, considerato il punto nevralgico della rete di spaccio. L’uomo acquistava cocaina all’ingrosso tramite connazionali radicati nel Nord Italia e la reimmesso sul mercato locale grazie a una rete di collaboratori fidati. Secondo gli investigatori, la rete avrebbe fatto confluire in provincia dai 5 ai 10 kg di cocaina al mese, acquistata a oltre 22 euro al grammo e rivenduta tra i 30 e i 50 euro, generando profitti stimati in circa 200mila euro mensili.
La droga veniva stoccata in depositi sorvegliati e consegnata quasi sempre pura. In un sequestro durante le indagini sono stati trovati 2 kg di cocaina proveniente dalla Bolivia con purezza del 96%. I servizi di pedinamento hanno permesso anche di individuare 7 indagati in provincia di Parma, autori di una rete autonoma di spaccio con un giro d’affari ancora più ampio.
Gli arrestati utilizzavano espedienti sofisticati per eludere i controlli: doppi fondi nelle auto, criptofonini e trasferimento dei proventi in Albania tramite autisti di pullman di linea e autotrasportatori compiacenti. Lo scorso gennaio è stata sequestrata la somma di 40mila euro consegnata lungo la SS16.
Contestualmente agli arresti, sono stati notificati 9 decreti di fissazione di interrogatorio preventivo nei confronti di altri indagati. L’inchiesta è nella fase delle indagini preliminari e gli indagati sono da considerarsi innocenti fino a sentenza definitiva.
Questa operazione conferma l’attenzione dei Carabinieri nella lotta al traffico di droga e alla criminalità organizzata su scala interregionale, mettendo in luce la complessità e la professionalità delle reti operative che cercano di eludere le forze dell’ordine.
