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lunedì, Dicembre 15, 2025

Morto supermercato, legale genitori: “Andrea più volte allontanato da casa”

CronacaMorto supermercato, legale genitori: "Andrea più volte allontanato da casa"

“Ai genitori di Andrea risulta, perché l’hanno constatato personalmente e perché è stato loro riferito, che esisteva un rapporto altamente conflittuale tra Andrea ed Angela. Andrea è stato in varie occasioni allontanato dalla casa familiare dalla compagna”. È quanto afferma
l’avvocato Piero Lorusso, legale dei genitori di Andrea Costantini, l’uomo trovato senza vita nella cella frigorifera del supermercato dove lavorava, lo scorso 15 settembre a Termoli.
“Non esistevano screzi sulla vendita del terreno: i conflitti, maltrattamenti e i forti dissidi – prosegue – sono temporalmente antecedenti all’acquisto o alla vendita del terreno e non sono causalmente connessi allo stesso. Andrea voleva separarsi dalla compagna e porre fine ad una convivenza divenuta insostenibile (‘è diventato un inferno’ confessava ai genitori) e tornare dai genitori a Penne tanto è vero che aveva messo in vendita il terreno da lui appena acquistato: è la prova della sua volontà di allontanarsi dalla compagna alla quale non ha mai chiesto di sposarlo benché fosse la madre di suo figlio”.

L’avvocato puntualizza poi come “singolarmente Andrea aveva intestato la casa familiare
esclusivamente alla compagna pagando da solo le rate del mutuo (l’ultima delle quali poche settimane prima del suo decesso) mentre ha intestato esclusivamente a se stesso il terreno senza neppure cointestarlo alla compagna per cui non esiste né esisteva alcuna progettualità familiare”. Lorusso evidenzia poi anche un altro aspetto. “Anche se ne
avrebbe dovuto avere pieno interesse e legittimazione, la compagna di Andrea non ha mai presentato denuncia per omicidio o istigazione al suicidio né ha presentato istanze per esame autoptico, per l’esame tossicologico e per l’esame grafologico che sono stati invece reiteratamente richiesti solo dai genitori di Andrea sin dalla prima ora – evidenzia -. Non si comprende perché la compagna di Andrea abbia invitato ripetutamente i genitori di Andrea a fermarsi nella loro azione volta ad accertare la verità sul decesso: quale genitore degno di questo nome si sarebbe mai fermato? E perché avrebbero dovuto fermarsi?”.
Il legale infine conclude. “Ci sono delle singolari ‘coincidenze’ che vanno approfondite: la sottoscrizione di una polizza vita di cui è beneficiaria la compagna di Andrea; il pagamento dell’ultima rata del mutuo della casa familiare poche settimane prima e l’intestazione della casa familiare in via esclusiva alla compagna di Andrea che provvedeva in via esclusiva al pagamento delle rate del mutuo; la volontà di vendere il terreno appena acquistato; la vendita dell’auto usata da Andrea pochi giorni dopo il suo decesso a prezzo molto inferiore a quello proposto ai genitori di Andrea e comunque molto più basso rispetto a quello di mercato. I genitori di Andrea non hanno mai coinvolto il figlio di Andrea e sono sinceramente dispiaciuti e non comprendono il motivo per cui dalla morte di Andrea la compagna precluda loro ogni frequentazione anche telefonica con il nipote che dovrà essere
ripristinata al più presto nell’interesse superiore del minore”.

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