Voci prima sussurrate, da dietro le porte. Ora più insistenti, che raccontano di episodi rimasti sotto traccia. A Santa Croce di Magliano è come se fosse saltato un tappo.
Il video di quell’aggressione selvaggia e vigliacca ha spinto più di qualcuno a parlare. Gente seguita e fermata in strada, presa a parolacce. E di quel disabile aggredito e malmenato senza alcun motivo.
Tre compagni di classe che litigano. E’ accaduto a tanti, tra i banchi di scuola. Magari anche di darsele. L’uso dei cellulari ha trasformato una baruffa tra coetanei in una bravata da filmare e far vedere anche sui social. Una dimostrazione di forza, per affermare una specie di predominio.
Il ragazzino che prende calci e pugni, molti alla testa che forse gli hanno compromesso un timpano, era andato al corso di cresima. Lì lo sono andati a cercare quelli che sono seduti in classe insieme a lui, all’istituto agrario di Larino.
Anche nella scuola, dopo il bailamme provocato dal video delle botte, pare si stia muovendo qualcosa. Se ne saprà di più ad inizio settimana.
Intanto le indagini dei Carabinieri vanno avanti. Il video è in loro possesso e gli autori del pestaggio sono noti in tutto il paese.
Le baby gang, ha commentato il criminologo forense Vincenzo Musacchio, non esitano a usare intimidazioni, minacce e violenze fisiche per affermare il loro dominio su un territorio, su un gruppo sociale o su un singolo. Non si tratta solo di violenza fisica, il bullismo psicologico può essere altrettanto devastante.
Un fenomeno criminale e sociale da prevenire. Stiamo facendo troppo poco e male, ha concluso Musacchio, abbiamo il dovere di impegnarci di più.



