Si fanno forti perchè sono tre contro uno. Il ragazzo a terra di 15 anni è un loro compagno di classe. Lo colpiscono senza pietà ridendo.
Con i telefonini in mano, alcune loro coetanee filmano l’aggressione vigliacca.
E quei calci alla testa, sono agghiaccianti. Quasi un minuto di follia, ma forse non è nemmeno giusto chiamarla così, nella Strada Media del centro storico di Santa Croce di Magliano.
A far scatenare l’agguato, sembra ci sia di mezzo una discussione avvenuta nella classe dell’istituto che in tre frequentano a Larino.
Uno dei due quindicenni chiede spiegazioni sul comportamento avuto all’altro. Da quel momento in poi, ai due compagni di classe che picchiano si aggiunge anche un terzo ragazzino, pare di 13 anni.
L’episodio, accaduto la scorsa settimana, ha scosso tutto il paese.
Il sindaco Alberto Florio, in un commento social, scrive che la diffusione dei video rischia solo di aggravare il danno e di colpire ulteriormente i minori coinvolti.
Ma a Santa Croce non tutti sono d’accordo. Tutti sanno i nomi di quei ragazzi, dice una madre che preferisce rimanere anonima, ed è bene che le autorità intervengano per fermarli, una volta per tutte.
Stando ad alcune voci, che devono comunque essere confermate, pare che la baby gang si sia già fatta notare in passato per una aggressione ad un disabile.
Il ragazzino massacrato di pugni e calci è stato medicato al pronto soccorso del San Timoteo, dal quale è stato dimesso con una prognosi di una settimana e con problemi ad un timpano.
Sull’accaduto indagano i Carabinieri di Santa Croce, ai quali la famiglia dell’aggredito ha sporto denuncia.
Intanto a Santa Croce l’episodio fa discutere:
Trattandosi di minori, ha concluso il sindaco Alberto Florio, è doveroso e corretto fermarsi e lasciare che ad occuparsi della vicenda sia l’autorità giudiziaria.
Non si può continuare a girare la testa sempre dall’altra parte ha commentato l’ex sindaco Giovanni Gianfelice così facendo si diventa complice di questi incresciosi episodi. I ragazzi vanno educati, controllati e guidati.



