Il diciottesimo turno del girone B si sviluppa nell’arco di quattro giorni: si parte domani sera con l’anticipo tra Juventus Next Gen e Pianese e si arriva fino a lunedì, quando i due posticipi vedranno in campo Ravenna e Arezzo, le prime due della classifica, impegnate contro avversari differenti. Turno di riposo per il Livorno. Il Campobasso scenderà in campo sabato alle 14.30 contro il Perugia.
Al Molinari non sono ammessi passi falsi: i rossoblù devono cancellare la brutta prestazione di Sestri Levante e ritrovare una vittoria casalinga che manca dal 23 settembre. Due mesi e mezzo senza gioie davanti al pubblico molisano sono un digiuno ormai eccessivo. È il momento di vincere, di tornare a correre, di affrontare il match con cuore, determinazione e cattiveria sportiva. Servono tre punti, senza alibi né distrazioni.
Il successo sarebbe la risposta più efficace in un contesto complicato, tra la cocente sconfitta con il Bra, i punti di penalizzazione e qualche polemica di troppo. Tutto ciò va lasciato fuori dal campo per novanta (e più) minuti, con un unico obiettivo comune. A Zauri viene chiesto pragmatismo, alla squadra carattere. La maglia del Campobasso pesa e va onorata: ci sono valori tecnici e morali sufficienti per battere il Perugia e ripartire compatti. Uno scenario diverso non è contemplato. In questa fase delicata serve sostegno totale.

Siamo al penultimo turno del girone d’andata, l’anno sportivo volge al termine così come la prima parte della stagione. Zauri valuta modifiche nell’assetto, sia tecniche sia tattiche. Serve una scossa netta, che deve partire proprio dall’allenatore e dal suo staff. Brunet è pronto al rientro dopo le noie muscolari della scorsa settimana, mentre Di Livio e Leonetti – due elementi di esperienza e qualità – potrebbero risultare decisivi in un momento come questo.
Il Perugia arriva da due sconfitte consecutive. La formazione di Tedesco, nobile decaduta del calcio italiano, sta provando a risalire dopo un avvio disastroso. Prima del tecnico attuale, anche Cangelosi e Braglia avevano affrontato enormi difficoltà, pur non essendo gli unici responsabili di una situazione complessa. Un dato preoccupante per gli umbri riguarda le sole quattro partite pareggiate nelle otto trasferte fin qui disputate: un dato che non ha bisogno di ulteriori commenti.
Sabato si gioca molto più di una semplice partita: è un crocevia emotivo e tecnico. Il Campobasso deve ritrovarsi, il pubblico deve trascinare, e l’intero ambiente ha l’occasione per ripartire unito.



