Nel mese di novembre Campobasso si colora di giallo e blu, i colori della Virtus, e si prepara a vivere una delle giornate più attese e amate dell’anno: la “Su e Giù”, giunta alla sua 52ª edizione. La storica manifestazione podistica, organizzata con passione e dedizione dal Gruppo Sportivo Virtus, è molto più di una semplice corsa: è un rito collettivo che unisce la città, una festa popolare capace di coinvolgere atleti, famiglie, scuole, associazioni e cittadini di ogni età.
Come da tradizione, la partenza è fissata alle ore 10 dal Monumento ai Caduti, con il colpo di pistola sparato dal sindaco che dà ufficialmente il via alla gara. Da lì, i partecipanti si lanceranno lungo un percorso suggestivo e impegnativo, un vero viaggio nel cuore di Campobasso: dal centro murattiano a Porta San Leonardo, dai vicoli del centro storico fino a Porta San Paolo e viale del Castello, attraversando i luoghi più iconici e affascinanti della città.
Una tappa simbolica sarà, come sempre, quella al Campo Scuola, dove si renderà omaggio al gabbiano, emblema della Virtus, e alla memoria di Nicola Palladino, figura storica della società sportiva, esempio di dedizione, lealtà e amore per lo sport. La parte più impegnativa del percorso sarà la salita verso la chiesa di Sant’Antonio Abate, con i suoi scalini e i continui saliscendi, una vera e propria sfida per gambe e cuore, prima del traguardo finale in piazza Municipio, dopo il passaggio davanti alla statua di San Giorgio, patrono della città e simbolo di forza e coraggio.

Ma la Su e Giù non è soltanto una competizione sportiva. È una metafora della vita e della comunità, un piccolo specchio della società che sogniamo: una città in cui ognuno si mette in gioco sapendo che l’altro è parte essenziale del percorso; dove la regola non è un limite, ma un patto di rispetto reciproco; dove correre non significa “vincere”, ma avanzare insieme. Quest’anno, più che mai, la manifestazione non intende celebrare un traguardo individuale, ma il passo condiviso di una collettività che sceglie di “con-correre”, come recita lo slogan ideato dal Gruppo Sportivo Virtus: condividendo esperienze, emozioni, sensazioni, rispettandosi e sostenendosi a vicenda.
Ideata da Nicola e Roberto Barabello, la Su e Giù nacque con un obiettivo semplice e straordinario: rendere tutti liberi, almeno per un giorno, di godere delle emozioni che solo la corsa – o una semplice passeggiata tra le vie della propria città – sanno regalare. Oggi, dopo oltre mezzo secolo, la manifestazione è diventata un appuntamento irrinunciabile per Campobasso, un evento che unisce generazioni e valorizza il territorio, mostrando anche gli angoli meno noti del capoluogo molisano.
Merito della Virtus Campobasso, che con instancabile passione è riuscita a far della Su e Giù un patrimonio collettivo, un evento che esalta la città e i suoi cittadini, trasmettendo ogni anno lo stesso entusiasmo di sempre. Una doppia valorizzazione – dello sport e del territorio – che fa della Su e Giù non solo una gara, ma un simbolo di appartenenza, condivisione e amore per Campobasso.



