
Tanto tuonò che piovve. Dovremmo dire così se non fosse che di acqua non se ne vede ne in terra né dal cielo e quindi l’adagio popolare non può essere d’aiuto. Sta di fatto che dopo un tira e molla infinito che va avanti dal 2001, la Regione Puglia ha perso la pazienza e dichiarato lo stato di emergenza idrica. Non sarà quindi un accordo tra Molise e Puglia a definire termini e condizioni per travasare in Capitanata l’acqua del Liscione ma sarà un provvedimento del Governo centrale. Sul tema è già intervenuto il consigliere delegato Massimo Sabusco. “Io l’avevo detto – ha sbottato – meglio un cattivo accordo che l’intervento d’imperio del Governo centrale”. Sulla stessa lunghezza d’onda, con qualche distinguo e sottolineatura,arriva anche la chiosa di Roberto Gravina.
Per Gravina un altro punto dirimente dell’intera vicenda e più in generale della gestione complessiva dell’acqua molisana, è che la regione si doti di un piano di emergenza idrica.


