E’ stato denunciato dai carabinieri forestali di Isernia l’autore del video diffuso sui social due settimane fa e che aveva generato immediatamente sdegno e riprovazione generale in tutta Italia: l’automobilista, che transitava nell’area molisana del parco nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise, si era trovato faccia a faccia con una mamma orsa marsicana e il suo cucciolo che camminavano sulla strada e, invece di fermarsi e lasciarli passare tranquilli, li aveva inseguiti, puntandogli i fari addosso, probabilmente solo per il gusto di poter girare un video. Un video che però non ha avuto l’effetto sperato dall’autore: le immagini di mamma orsa che si gira ripetutamente verso la luce che l’acceca e tenta di mettere al sicuro il suo cucciolo hanno generato un’ondata di indignazione e critiche ovunque. Immediata era stata la reazione di condanna delle autorità del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, che oltre a denunciare il fatto ai carabinieri forestali, avevano ricordato che, in quanto specie protetta, l’orso marsicano, come pure tutte le altre specie di animali selvatici, non devono in nessun modo essere infastiditi e avvicinati dall’uomo, meno che mai con cuccioli al seguito. Ancora è molto vivo nella memoria quello che è accaduto a Roccaraso all’orsa chiamata Bambina, vicenda per la quale un uomo di 63 anni è già sotto processo con l’accusa di maltrattamento di animali. Le autorità del Parco si sono unite alla condanna generale del popolo dei social, dicendosi molto preoccupate per il fatto che i social stessi trasformino la crudeltà in spettacolo, banalizzando anche il rispetto dovuto alla natura, tanto da pensare che una madre che cerca di difendere disperatamente i suoi cuccioli dall’uomo sia una scena divertente.
Orsa con cucciolo inseguita e filmata, denunciato un uomo
