La tredicesima giornata di campionato si aprirà domani sera, alle 20.30, con due anticipi di grande richiamo: Campobasso–Sambenedettese e Ascoli–Gubbio. Per i rossoblù, quella contro i marchigiani, è una partita che vale molto più dei tre punti e può diventare un vero e proprio crocevia della stagione. La panchina di Luciano Zauri resta, infatti, in bilico dopo una sola vittoria nelle ultime sette gare, contando anche la Coppa Italia. Un bilancio che non può soddisfare la società americana, che attende una reazione immediata per dare continuità al progetto tecnico. La dirigenza ha chiesto una svolta netta, un segnale forte di compattezza e orgoglio. Non solo dall’allenatore, ma da tutto il gruppo squadra: “è il momento di dimostrare carattere, appartenenza e rispetto per la maglia”, questo il messaggio filtrato dal presidente Rizzetta.
Sul piano tecnico, le scelte per domani sera restano in parte obbligate. Lancini e Di Livio infortunati, Bifulco assente per squalifica, mentre Padula resta in dubbio. In difesa ballottaggio tra Papini e Armini per affiancare Celesia, con Cristallo e Martina sugli esterni. A centrocampo probabile conferma per Gargiulo e Brunet, con Serra o Cerretelli in lizza per completare il reparto. Davanti tridente formato da Lombari, Magnaghi e Leonetti, con Gala pronto a subentrare a gara in corso.

Oltre alle scelte di formazione, però, il Campobasso è chiamato a dare una risposta di orgoglio e maturità. La piazza, calda e passionale come poche, attende un segnale: non solo sul piano del risultato, ma nell’atteggiamento, nella determinazione, nella fame di vittoria. Domani sera, al Molinari, sarà il campo a dire se questo Campobasso è una squadra vera — fatta di uomini e di carattere — oppure una bella incompiuta. Perché, al di là di tattiche e moduli, è il momento di mettere in gioco il cuore.
Prevista una cornice di pubblico di altissimo livello, coreografia di luci e colori, in quello che sarà uno scenario di altissimo livello, anche in considerazione di un buon numero della tifoseria ospite (circa 500 presenze). Sambenedettese nelle stesse difficoltà dei lupi, anche peggio se vogliamo considerate le quattro sconfitte consecutive. Diversi ex nei marchigiani dal direttore sportivo De Angelis, ai giocatori Dalmazzi e Candellori, tutti protagonisti del ciclo partito nel 2019, in serie D, e chiuso con la salvezza in serie C nel 2022.


