Sulla vicenda centri antiviolenza, riceviamo e pubblichiamo la nota della Consigliera regionale delegata Stefania Passarelli
“Intendo rassicurare il consigliere del M5S Angelo Primiani che lancia un allarme del tutto infondato: i servizi della rete antiviolenza sono regolarmente erogati, è già attivo il numero verde – 800642367 – collegato anche al 1522 (il riferimento telefonico nazionale) con comunicazione ai Servizi nazionali competenti. Numeri e informazioni che sono pubblicati sul sito della Regione Molise, nella sezione dedicata alle Politiche Sociali.
Il nuovo ufficio per l’accoglienza e l’ascolto delle vittime – a fronte del diniego ad usare la sede storica di viale del Castello, opposto proprio dal Comune di Campobasso, guidato da una donna di centrosinistra – è già garantito. Il contratto di locazione per una nuova sede è stato già sottoscritto e sono state attivate le procedure per la indispensabile autorizzazione. Nelle more, i servizi sono regolarmente erogati nella sede di Campobasso dell’APS Liberaluna Ets, adibita già a Cav.
Idem per chi dovesse avere necessità di essere accolto in Casa Rifugio: fino all’operatività della nuova struttura, ogni esigenza viene soddisfatta nella CR in capo alla medesima Liberaluna.
Invece di provare a conquistare vetrine mediatiche immaginando rischi del tutto inesistenti – posto che l’Aps Liberaluna e il Servizio Programmazione Politiche Sociali della Regione Molise, come già detto, hanno già risolto i problemi creati dal Comune di Campobasso -, invece di invocare l’intervento del Prefetto, il consigliere Primiani avrebbe fatto bene a verificare la correttezza degli iter, a leggere con attenzione il progetto per il quale l’Aps Liberaluna si è aggiudicata il punteggio più alto. Progetto e documentazioni di cui il consigliere risulta essere stato informato a fronte della sua richiesta di accesso agli atti cui è seguito riscontro.
Se avesse letto prima di sentenziare, avrebbe verificato che saranno operativi altri sportelli territoriali per una rete contro la violenza di genere che diventa davvero di prossimità.
Oltre Campobasso, Isernia, Termoli, saranno attivati sportelli a Larino, Campomarino, Venafro, Bojano e Cercepiccola (all’interno di una progettualità gestita sempre dall’Aps Liberaluna).
Così intendiamo rispondere alle richieste di aiuto, andando sui territori.
Trovo davvero fuori luogo cavalcare battaglie (inesistenti) su diritti che nessuno, tranne che il Comune di Campobasso, ha mai messo in discussione: ricordo al consigliere Primiani che da Palazzo San Giorgio, due giorni prima dell’avvio delle attività in capo al nuovo gestore, è arrivata la comunicazione dell’indisponibilità della sede dove era operativo il Cav.
I sindaci di Isernia, Termoli e Campomarino non hanno opposto alcun diniego a lasciare in
disponibilità del subentrante la sede originaria.
Ben venga, quindi, un’interrogazione sul “caso che non c’è”: in Aula il consigliere Primiani potrà essere edotto di quanto l’amministrazione di Campobasso non abbia fatto per consentire al nuovo gestore della rete antiviolenza di poter subentrare nell’erogazione del servizio”.


