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domenica, Novembre 2, 2025

Riconoscimento per l’Unità Operativa di Fisica Medica del Responsible

AttualitàRiconoscimento per l'Unità Operativa di Fisica Medica del Responsible

Si è appena concluso a Verona il 13° Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana di Fisica Medica (AIFM), uno degli appuntamenti più significativi per la comunità scientifica e professionale della fisica applicata alla sanità. Dalla fisica nucleare alle più recenti tecnologie quantistiche, il congresso — ospitato nel prestigioso Palazzo della Gran Guardia — ha riunito circa mille esperti per discutere le più avanzate applicazioni della fisica moderna in radioterapia, imaging, medicina nucleare e radioprotezione.

La fisica medica rappresenta oggi un potente motore di innovazione per il mondo sanitario. Ne è testimonianza la lunga serie di premi Nobel per la Medicina assegnati a fisici, come per l’invenzione della TAC o della risonanza magnetica, tecnologie che hanno rivoluzionato la diagnostica per immagini. Il congresso ha messo in evidenza la complessità e il valore del lavoro quotidiano dei fisici medici, professionisti altamente qualificati — laureati in fisica e con diploma triennale di specializzazione — impegnati a garantire sicurezza e qualità nell’impiego delle radiazioni in radiologia, radioterapia e medicina nucleare, con importanti ricadute sul risk management e sull’Health Technology Assessment.

Negli ultimi anni, i fisici medici stanno contribuendo in modo decisivo all’introduzione dell’intelligenza artificiale in medicina, con potenzialità rivoluzionarie nella diagnosi, nel trattamento e nel monitoraggio delle malattie. In questo ambito, la UOSD di Fisica Medica del Responsible Research Hospital di Campobasso, diretta dal dott. Savino Cilla, ha portato a Verona diversi contributi di rilievo sull’impiego di tecniche di IA nella moderna radioterapia, sviluppate e implementate presso l’ospedale molisano.

Tra i progetti presentati, la dott.ssa Carmela Romano ha illustrato l’applicazione di un algoritmo predittivo della qualità dei piani dosimetrici per tecniche avanzate di radioterapia oncologica, implementato in collaborazione con la UOC di Radioterapia, diretta dal prof. Francesco Deodato. Questo filone di ricerca nasce da una stretta sinergia tra fisici medici e radio-oncologi, fondata su un dialogo quotidiano tra competenze scientifiche e cliniche. L’obiettivo è migliorare la qualità dei trattamenti radioterapici, rendendoli sempre più precisi, personalizzati e sicuri, per garantire risultati clinici di maggiore efficacia e maggiori prospettive di successo per i pazienti.

Un’attenzione particolare è stata riservata all’introduzione, per la prima volta in Italia, della radioterapia adattativa online su acceleratori convenzionali, resa possibile da un innovativo sistema di pianificazione basato su intelligenza artificiale, denominato Mozi. Questa tecnologia consente di modificare il piano di trattamento seduta per seduta, adattandolo alle variazioni anatomiche del paziente grazie alle immagini acquisite prima di ogni sessione. Ne risulta un piano di cura “su misura” giornaliero, con una precisione elevatissima che aumenta la probabilità terapeutica e riduce l’impatto sugli organi sani.

Il sistema Mozi, sviluppato dall’azienda americana Manteia, è stato proposto al Responsible Research Hospital, scelto come primo partner europeo per la validazione e l’implementazione clinica della tecnologia.

Tra i contributi premiati dal congresso, anche uno studio innovativo sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale per la predizione della sopravvivenza globale nei pazienti oncologici con tumori in fase avanzata. Il modello, sviluppato dal gruppo del dott. Cilla su dati di uno studio multicentrico internazionale condotto con la collaborazione dei centri di Bologna, Meldola, Oslo e Trondheim, è in grado di stimare con elevata accuratezza la prognosi dei pazienti sulla base di variabili cliniche pre-trattamento, offrendo un supporto concreto alle decisioni terapeutiche.

Per la sua rilevanza scientifica e il potenziale impatto clinico, questo lavoro è stato premiato come miglior contributo scientifico nazionale del congresso, riconoscendo al team di Fisica Medica del Responsible Research Hospital di Campobasso un ruolo di eccellenza nel panorama della ricerca italiana ed europea

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