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mercoledì, Ottobre 29, 2025

Tribunale di Larino: assolto giovane imprenditore termolese dall’accusa di aver picchiato un poliziotto non in servizio

AttualitàTribunale di Larino: assolto giovane imprenditore termolese dall'accusa di aver picchiato un poliziotto non in servizio

Il fatto non sussiste. Assolto con formula piena un giovane imprenditore di Termoli che era accusato di aver provocato lesioni e aver rotto uno smartphone a un agente di Polizia non in servizio. La sentenza è stata emessa dal giudice Vittoria Rita Testa del Tribunale di Larino. Udienza con rito abbreviato. L’imprenditore è stato difeso dall’avvocato Massimiliano di Grezia. La pubblica accusa aveva chiesto sei mesi di reclusione. L’agente aveva denunciato il giovane sostenendo che la notte del 17 giugno dell’anno scorso, a Termoli, lo aveva aggredito, ferendolo gravemente, dopo che gli aveva intimato di fermarsi per un controllo. “In realtà è accaduto il contrario – ha spiegato – perchè per motivazioni esclusivamente personali l’agente, arbitrariamente, gli aveva dapprima intimato di sottoporsi al controllo della sua identità, privandolo delle chiavi della macchina per non farlo allontanare e arrivando finanche a malmenarlo brutalmente rompendogli un timpano ed un ginocchio”.
Il giudice ha dunque accolto in pieno la tesi difensiva dell’avvocato Massimiliano Di Grezia, il quale ha dimostrato le molte contraddizioni nella denuncia avvalendosi anche di una consulenza medico legale.“Consulenza che – ha continuato l’avvocato – ha documentato l’incompatibilità delle lesioni riportate dall’agente di polizia con l’azione aggressiva addebitata al termolese; lesioni che invece, sempre per scienza medica, sono risultate pienamente compatibili con le inaudite violenze perpetrate dal poliziotto nei confronti del malcapitato imprenditore finanche, appunto, procurandogli la rottura del timpano e del ginocchio”.
“L’assoluzione piena pronunciata dal Tribunale di Larino – ha aggiunto Di Grezia – conferma dunque che l’imprenditore termolese è stato aggredito dall’agente non in servizio. A seguito della denuncia già presentata nell’immediatezza dei fatti nei confronti del poliziotto, è stato iscritto un procedimento penale a suo carico ed ora l’agente di polizia deve rispondere dei reati di lesioni e violenza privata”.
L’avvocato Massimiliano Di Grezia ha tenuto a sottolineare che la sua stima per gli appartenenti delle forze dell’ordine è autentica e salda. “Evidenzio però quanto siano inaccettabili i comportamenti “di un singolo” e rischino di divenire disonorevoli e svilenti dell’impegno, della dedizione e dei sacrifici “di tutti” i rappresentanti delle forze dell’ordine. L’esito processuale – ha concluso – certamente comporterà la più attenta valutazione circa la sussistenza del reato di calunnia a danno del termolese, che oltre alle gravissime lesioni fisiche, ha anche subito evidenti danni familiari e professionali”.

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