
Presentazione di “5 DIPINTI”di Massimo Palumbo. Sabato primo novembre, ore 11.00 presso il Bar Caffetteria 10punto5, a cura di Renato Marini – Centro Culturale il Campo.

Massimo Palumbo, architetto e artista nato nel 1946 a Casacalenda (Molise), ha dedicato la sua vita alla ricerca tra arte, architettura e paesaggio. Laureato nel 1972 presso l’Università “La Sapienza” di Roma, ha studiato con Bruno Zevi, Maurizio Sacripanti e Laura Borroni. Dopo un quinquennio come assistente alla cattedra di Composizione Architettonica II, si è trasferito a Latina, dove ha proseguito la sua attività professionale e progettuale.
Fondatore e presidente dell’Associazione Culturale Kalenarte dal 1994, Palumbo è l’ideatore del MAACK – Museo all’Aperto d’Arte Contemporanea Kalenarte, un progetto che ha trasformato Casacalenda in un laboratorio di arte pubblica e rigenerazione territoriale. Nato nel 1992 in collaborazione con l’amministrazione comunale.
Il MAACK è un museo diffuso che si estende sull’intero territorio, con opere site-specific di artisti italiani e internazionali integrate nel paesaggio urbano e rurale. Riconosciuto a livello nazionale, il MAACK è oggi un esempio virtuoso di arte partecipata e relazionale, con oltre trent’anni di attività e una rete di collaborazioni artistiche e istituzionali. Un progetto che si evolve continuamente. Nella nuova veste di Costruiamo Paesaggio giunto alla sua IV edizione.
Nel 2025, il MAACK ha avuto un ruolo centrale nella presentazione della candidatura di Termoli a Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea 2027, contribuendo in modo significativo al riconoscimento del territorio molisano tra le città finaliste.
Palumbo ha raccontato il percorso del MAACK nel libro Lo spazio, il tempo, l’utopia – MAACK caso studio (Palladino Editore, 2021) come testimonianza di un’esperienza pionieristica e visionaria.
L’incontro del 1° novembre sarà un’occasione preziosa per dialogare con l’autore attorno alla sua visione e ai suoi interventi che intrecciano arte, paesaggio e comunità. In un clima conviviale e informale, nel segno della relazione e della condivisione, sarà possibile conoscere da vicino il pensiero e il percorso di uno dei protagonisti dell’arte pubblica in Molise.


