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martedì, Ottobre 21, 2025

Interrogatorio in carcere per Ocone a Benevento: resta in silenzio davanti al giudice

CronacaInterrogatorio in carcere per Ocone a Benevento: resta in silenzio davanti al giudice

Così come aveva già fatto nei giorni scorsi nel carcere di Campobasso, anche stamattina a Benevento Salvatore Ocone, autore della strage familiare di Paupisi, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Nel carcere di Capodimonte l’uomo è comparso davanti al giudice per le indagini preliminari che ha firmato la nuova ordinanza di custodia in carcere nei suoi confronti dopo il passaggio di competenze da Campobasso a Benevento. Ocone anche stamattina era assistito dal suo legale, l’avvocato campobassano Giovanni Santoro. Da quando è stato trasferito dal Molise alla Campania, sabato scorso, l’uomo che ha ucciso la moglie e il figlio lo scorso 30 settembre, non è più in regime di isolamento ma condivide la cella con un altro detenuto.

“Salvatore Ocone non è in uno stato di piena coscienza, di piena cognizione della realtà. Nel momento in cui si ha un rapporto diretto con lui ci si rende conto che è un soggetto, allo stato, ancora completamente avulso e fuori dalla realtà”. Così l’avvocato Giovanni Santoro all’uscita del carcere. Il legale ha riferito che Ocone non ha fatto nemmeno domande sui suoi familiari e non ha chiesto di sapere come sta sua figlia Antonia, ricoverata ancora in gravi condizioni al Neuromed di Pozzilli. La linea della difesa è quella che va nella direzione della perizia psichiatrica:  “Potrebbe essere chiesta dalla difesa durante la fase delle indagini – ha confermato Santoro – e sicuramente è al vaglio questa opzione, pero si tratta di una attività che vuole essere innanzi tutto seria e dignitosa. Sto procedendo ad acquisire una serie di documenti che farò analizzare ad uno specialista per valutare se Ocone abbia problemi di imputabilità e soprattutto se era in possesso della piena capacità di intendere e di volere al momento della commissione dei reati. Di questi reati comprendiamo assolutamente l’immane dolore e la sofferenza, questo è fuori discussione. Tutto sarà eseguito nel pieno rispetto della questione e di tutte le persone coinvolte”.

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