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lunedì, Ottobre 20, 2025

Campobasso senz’acqua per tre notti. Gravina (M5S): “Senza dati e senza piano: la Regione continua a gestire l’emergenza idrica nell’improvvisazione”

AttualitàCampobasso senz’acqua per tre notti. Gravina (M5S): “Senza dati e senza piano: la Regione continua a gestire l’emergenza idrica nell’improvvisazione”

Campobasso torna a fare i conti con la carenza d’acqua. Nelle ultime ore Molise Acque ha comunicato al Comune di Campobasso e alla società GRIM Scarl che la diminuzione della portata delle sorgenti del Matese, dovuta alla scarsità di piogge, ha imposto una riduzione dei volumi distribuiti. Di conseguenza, GRIM ha annunciato la sospensione temporanea dell’erogazione idrica dai serbatoi di Cese Alto, Monforte e Calvario, nelle notti tra lunedì 20 e martedì 21, martedì 21 e mercoledì 22, e mercoledì 22 e giovedì 23 ottobre, dalle 00:00 alle 5:00.

“Ciò che colpisce – osserva Roberto Gravina, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle – è l’assenza di dati oggettivi a sostegno del provvedimento. Molise Acque parla genericamente di una riduzione della portata, ma non fornisce alcuna informazione precisa sulle quantità, sulle percentuali o sui parametri tecnici che giustificherebbero il razionamento. Questo modo di comunicare impedisce a cittadini e amministrazioni di comprendere l’effettiva gravità della situazione e, soprattutto, di programmare interventi coerenti”.

Gravina richiama ancora una volta la necessità di un Piano di emergenza idrica regionale, richiesto più di un anno fa dal gruppo consiliare M5S e mai predisposto:
“L’assenza di una pianificazione chiara e condivisa produce esattamente questi risultati: si interviene tardi, senza dati, e senza un quadro di riferimento che consenta di distinguere le criticità temporanee dalle carenze strutturali. Il Molise continua a muoversi in un perimetro di emergenza cronica che, col tempo, diventa normalità”.

Il consigliere sottolinea inoltre che questo replicarsi di una situazione grave che coinvolge ancora una volta Campobasso, rende chiaro come, a mancare, sia una strategia di utilizzo coordinata e trasparente delle risorse idriche regionali.

Gravina ha inoltre ribadito l’urgenza di un confronto sugli accordi interregionali che interessano il Molise.
“Da un lato – spiega – resta aperta la questione del cosiddetto tubone Molise–Puglia, che va affrontata con estrema cautela: la Regione non può in alcun modo assumere impegni che la vincolino a garantire una quantità minima di acqua in una fase storica in cui le sorgenti stesse si stanno riducendo.
Dall’altro, la revisione degli accordi con la Campania torna di improrogabile attualità, eppure su questo tema non abbiamo notizie né certezze. È come se non esistesse una regia regionale capace di gestire in modo unitario un bene vitale e strategico come l’acqua”.
“Finché ogni ente agirà per conto proprio – aggiunge Gravina – e la Regione non assumerà il ruolo di cabina di regia tecnica e politica, sarà impossibile garantire ai cittadini un servizio stabile e prevedibile. La crisi idrica non può essere affrontata solo come un evento atmosferico: è anche un tema di gestione, di manutenzione e di responsabilità pubblica”.

Gravina conclude annunciando un nuovo atto di iniziativa consiliare:
“Porterò nuovamente la questione in aula – afferma – chiedendo un’informativa urgente alla Giunta regionale per conoscere lo stato di attuazione del Piano di emergenza idrica, la situazione reale delle portate delle sorgenti e le misure di monitoraggio adottate. Solo la trasparenza dei dati e una programmazione condivisa possono restituire credibilità alle istituzioni”.

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