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domenica, Ottobre 12, 2025

Grano: Coldiretti Molise alla borsa merci di Foggia, il prezzo ristagna a 280/tonnellata

EvidenzaGrano: Coldiretti Molise alla borsa merci di Foggia, il prezzo ristagna a 280/tonnellata


“Non è più tollerabile che il grano venga pagato meno di quanto costi produrlo così si cancella il lavoro degli agricoltori e si mette a rischio il futuro della cerealicoltura italiana”. Ad affermarlo è Coldiretti Molise denunciando che alla Borsa Merci di Foggia il prezzo del grano duro è bloccato a 280 euro a tonnellata.

“I rappresentanti della Coldiretti – precisa l’Organizzazione – hanno votato contro, respingendo una quotazione che resta sotto i costi di produzione, chiedendo altresì con determinazione che il prezzo venga portato sopra i 32 euro al quintale, cioè sopra i costi reali sostenuti delle aziende agricole per produrlo, calcolati da ISMEA”.

Per Claudio Papa, presidente regionale di Coldiretti Molise, “la tutela del comparto agricolo passa attraverso l’attivazione della Commissione Unica Nazionale (CUN) per il grano duro; strumento indispensabile per definire listini più trasparenti, condivisi e rispettosi dei reali costi di produzione”. Secondo i dati ufficiali di ISMEA, richiesti durante la manifestazione di Coldiretti a Bari, che ha visto la partecipazione di oltre 500 coltivatori molisani, i costi medi di produzione del grano duro nel Sud Italia ammontano a 31,8 €/q. eppure la Borsa Merci di Foggia continua a fissare quotazioni nettamente inferiori, generando una condizione insostenibile per le aziende agricole, che rischiano di dover abbandonare i campi.

Questa condotta rappresenta una chiara violazione della normativa sulle pratiche sleali che vieta la vendita di prodotti agricoli e alimentari a prezzi inferiori ai costi di produzione, a tutela degli anelli più deboli della filiera. “È inaccettabile – incalza Claudio Papa – che in un momento di forte instabilità dei mercati e di aumento generalizzato dei costi, dal gasolio ai fertilizzanti, dall’energia alla manodopera, il lavoro degli agricoltori venga svilito da valutazioni che ignorano i dati oggettivi e il valore reale del prodotto”.

Non si tratta solo di difendere il reddito degli agricoltori – conclude Coldiretti Molise – ma di salvaguardare l’intera filiera della pasta italiana, che parte dal grano 100% nazionale e non può essere svenduta sottocosto nella grande distribuzione. Allo stesso modo, va evitato che l’Italia venga invasa da grano estero a basso costo, a discapito della qualità e della salute dei consumatori.

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