La situazione del turismo in Molise è stagnante. Secondo i dati pubblicati dalla Camera di Commercio all’inizio dell’estate, il settore ha mostrato segnali di ripresa. Che però, secondo alcuni, sono dovuti all’effetto post Covid, e la media nazionale resta ancora lontana: il turismo in Italia è tornato a essere trainante per l’economia.
Dall’analisi emerge che il comparto in Molise è ancora caratterizzato da una marcata stagionalità e dalla difficoltà di reperire personale qualificato, in grado di far fronte a una domanda sempre più esigente e orientata a nicchie specifiche.
In questo contesto, ha osservato il consigliere regionale del M5s Angelo Primiani, sono ormai due anni e mezzo che il governo regionale si muove a tentoni.
Nessuna politica di sviluppo incisiva, ha aggiunto Primiani, ma solo azioni di ordinaria amministrazione caratterizzate da risorse sparse senza criterio che denotino un minimo di visione.
In una regione carente sotto il profilo dei servizi turistici di base, della formazione degli operatori e caratterizzata da un turismo ancora fortemente stagionale, bisognerebbe individuare e sostenere azioni concrete per colmare questo gap.
Gli strumenti ci sarebbero, ha aggiunto Primiani, ma vengono sistematicamente ignorati a favore di una più semplice – ed elettoralmente più appagante – politica di erogazioni “a pioggia”.
Resta ancora inattuata la legge del 2022, che valorizza le Pro Loco nelle politiche di promozione locale.
Da tre anni, non viene pubblicato il bando per sostenerne le attività.
Dall’attuale esecutivo emerge, ancora una volta – e la conferma si ha anche dal recente bando del Fondo Unico Nazionale Turismo -conclude il consigliere cinque stelle, che vi è un’unica esigenza: distribuire le risorse sul territorio senza premiare la qualità delle iniziative, la sostenibilità e l’effetto moltiplicatore.