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martedì, Ottobre 7, 2025

Calcio, Serie C, Campobasso: due settimane di sosta poi 5 gare in 15 giorni. I pro e i contro delle prime otto giornate di campionato

EvidenzaCalcio, Serie C, Campobasso: due settimane di sosta poi 5 gare in 15 giorni. I pro e i contro delle prime otto giornate di campionato

Prime otto giornate di campionato in archivio, ora due settimane di pausa prima di una vera e propria full immersion nella seconda metà del mese. È stato confermato il rinvio del match contro la Juventus Next Gen, uno stop nell’aria già da tempo e ufficializzato nella giornata di ieri. La gara verrà recuperata mercoledì 22 ottobre alle 14.30: inutile soffermarsi sull’orario, chiaramente penalizzante per tutte le componenti che ruotano attorno al calcio professionistico, trattandosi di una giornata lavorativa. I Lupi torneranno in campo domenica 19 ottobre alle 12.30, nel lunch match contro la Ternana al “Molinari”, valido per la decima giornata. A seguire, il recupero ad Alessandria con la Juventus Next Gen, quindi di nuovo in casa sabato 25 ottobre contro il Rimini. Poi sarà la volta della Coppa Italia, con la sfida secca a Terni in programma per martedì 28, e infine la trasferta di sabato 1° novembre sul campo dell’Arezzo. Cinque partite in appena 14 giorni: un vero e proprio tour de force per il Campobasso, che dovrà farsi trovare pronto sia fisicamente che mentalmente. Fondamentale, per mister Zauri, recuperare tutti gli elementi attualmente non disponibili, a partire da Brunet e Armini (per quest’ultimo ancora non c’è una data precisa per il rientro), e avere così l’organico al completo. Importante anche il lavoro sulla condizione fisica di alcuni giocatori arrivati nelle fasi finali del mercato, come Lancini, Gargiulo e Magnaghi, subito chiamati in causa per dare il proprio contributo.

Alla luce della sosta, è opportuno tracciare un primo bilancio: dodici punti nelle prime otto giornate, frutto di tre vittorie, tre pareggi e due sconfitte. Un avvio con margini di crescita, ma che offre già indicazioni per il prosieguo della stagione.

Un cammino da zona playoff. Mantenere questo passo significherebbe accedere alla post season nel mese di maggio: questo è un dato oggettivo. Al tempo stesso, però, c’è la consapevolezza che questa squadra può e deve dare di più. I margini di crescita appaiono evidenti. La fase offensiva funziona: si crea, si finalizza, e questo è anche merito del modo di giocare proposto da mister Zauri. Tuttavia, resta la sensazione di una certa fragilità difensiva. Parlando di fase difensiva, è chiaro che ci si riferisce all’intera squadra e non solo al reparto arretrato. Serve maggiore equilibrio, un Campobasso più pragmatico e meno spettacolare, in grado di gestire le partite con maggiore maturità. Questa sarebbe, a nostro avviso, la condizione ideale per alzare l’asticella e spingersi il più lontano possibile. Spetta a Zauri trovare il giusto bilanciamento, senza snaturare il proprio credo tattico, ma introducendo qualche accorgimento che possa rendere il collettivo più solido e affidabile. È ancora presto per addentrarsi nei giudizi sui singoli: ci riserviamo di farlo più avanti, quando il campione di partite sarà più ampio e significativo. C’è però un aspetto che merita attenzione sin da ora: gli approcci alle gare, troppo spesso molli, disattenti, quasi superficiali. Una tendenza preoccupante, che dopo otto giornate inizia ad assumere i contorni di un problema strutturale.

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