A pochi giorni dalla Giornata Mondiale dell’Alzheimer, che si è tenuta lo scorso 21 settembre per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla malattia, promuovere la ricerca, l’assistenza per i malati e i loro familiari, e combattere lo stigma e i pregiudizi legati alla demenza, attenzione rivolta al P.O. “A. Cardarelli” di Campobasso, dove all’interno del reparto di Neurologia è presente il Centro per i Disturbi Cognitivi e le Demenze (CDCD) di II livello, guidato dal Dott. Nicola Iorio, affiancato da una équipe multidisciplinare che garantisce un percorso diagnostico-terapeutico completo: dalla presa in carico globale alla diagnosi precoce fino al supporto per i caregiver.
L’Alzheimer è una malattia complessa, e il centro di Campobasso ha capito che la risposta deve essere altrettanto completa. Per questo, il percorso integrato offre una serie di servizi che lavorano in sinergia per garantire la migliore assistenza possibile. Il primo passo è una diagnosi accurata e tempestiva, fondamentale per avviare il trattamento più efficace.
L’iter diagnostico comprende: visite neurologiche e neuropsicologiche, per valutare i sintomi, la storia clinica del paziente e per una diagnosi differenziale che distingue l’Alzheimer da altre forme di demenza.
Ci sono poi le valutazioni neuropsicologiche, per una diagnosi precoce, che permettono di avviare il trattamento nelle fasi iniziali della malattia, quando è più efficace.
Quanto alle terapie non farmacologiche previsti la stimolazione cognitiva (sia individuale che di gruppo) e incontri di psicoeducazione per i caregiver. Un supporto cruciale per la famiglia, che spesso si sente sola ad affrontare la malattia.
Tra i punti di forza del centro, inoltre, c’è l’uso di tecnologie avanzate che permettono di visualizzare in tempo reale i segni della malattia. La medicina nucleare svolge un ruolo fondamentale con esami come:
– PET/TC con amiloide e FDG: tecniche di neuroimaging studiano la presenza di placche amiloidi, che sono un indicatore chiave dell’Alzheimer, e il metabolismo del cervello. Questo permette una diagnosi precisa e tempestiva.
– DAT scan: utilizzato per la diagnosi di specifiche forme di demenza, questo esame studia i recettori di alcune aree cerebrali, aiutando a distinguere tra le diverse patologie.
Dunque, il percorso integrato del CDCD di Campobasso offre benefici concreti:
– Diagnosi più rapida e accurata: grazie alla combinazione di visite specialistiche, valutazioni neuropsicologiche ed esami avanzati.
– Trattamento personalizzato: ogni paziente riceve un piano di cura su misura, che tiene conto delle sue esigenze e di quelle della sua famiglia.
– Supporto completo: Il centro garantisce un coordinamento tra i vari specialisti coinvolti e offre supporto anche ai caregiver, che sono parte fondamentale del processo di cura.
Insomma, un nuovo approccio che dimostra un forte impegno nel migliorare la qualità della vita delle persone affette da demenza e dei loro cari, offrendo non solo un trattamento medico, ma anche un supporto umano e multidisciplinare.
Per informazioni, prenotazioni o per richiedere indicazioni sul percorso, è possibile contattare il Reparto di Neurologia dell’Ospedale “Cardarelli” di Campobasso o il centralino dell’ospedale.