Questa mattina i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Campobasso hanno eseguito 4 misure cautelari nell’ambito di una inchiesta sul traffico di droga in città coordinata dalla locale Procura. Le misure, tutte nei confronti di cittadini italiani, sono state eseguite nel capoluogo molisano e nella zona di Rimini. Per una persona disposta la detenzione in carcere, per un’altra i domiciliari e infine in altri due casi applicato il divieto di dimora in provincia di Campobasso. L’accusa è quella di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Contemporaneamente sono state eseguite anche perquisizioni a carico di altre 4 persone, tutte residenti a Campobasso, indagate per lo stesso reato. “L’indagine, partita nell’ottobre del 2023 – ha spiegato il procuratore Nicola D’Angelo – ha rivelato l’esistenza di un gruppo criminale con base in città dedito allo spaccio e al quale si dedicavano anche persone che erano agli arresti domiciliari”. Il gruppo operava principalmente sfruttando sugli smartphone applicazioni di messaggistica istantanea che consentono di nascondere l’identità di spacciatori e acquirenti. “La loro attività – ha aggiunto D’Angelo – aveva trasformato un’area residenziale della città in una vera e propria piazza di spaccio”. Nel corso delle indagini sono stati documentati una miriade di episodi di spaccio per un giro d’affari di migliaia di euro. Il gruppo utilizzava anche metodi ingegnosi per nascondere la droga, come il doppio fondo di un biberon. Nel corso delle indagini ci sono stati inoltre diversi arresti in flagranza e sono stati sequestrati circa 400 grammi di eroina e 100 di cocaina. “Purtroppo – ha concluso il procuratore – nonostante gli arresti di volta in volta eseguiti, l’attività di spaccio non si era interrotta”.