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giovedì, Settembre 25, 2025

Tremiti, il Comune chiede la gestione autonoma dell’area marina protetta

AttualitàTremiti, il Comune chiede la gestione autonoma dell'area marina protetta

“Non possiamo e non vogliamo continuare a essere un’appendice distante del Gargano. È tempo che le Tremiti abbiano il loro futuro, e che questo futuro si decida qui”. Con queste parole, il vicesindaco Gabriele Fentini dà voce a una protesta che da anni cova tra le onde dell’arcipelago: la richiesta di una gestione autonoma dell’Area Marina Protetta Isole Tremiti.

Il Comune alza la voce e invoca l’avvio di un percorso politico-istituzionale che porti a una gestione “tremitese” dell’AMP, sul modello di quanto avviene già in altre isole italiane come Egadi e Pelagie. La frattura tra l’Amministrazione comunale e l’Ente Parco del Gargano è antica, ma mai come oggi sembra insanabile. Il nodo, per l’Amministrazione, è la totale assenza di rappresentanza locale in un sistema che viene definito «monocratico» e distante.

“Il Parco è ostaggio di una governance che penalizza il nostro sviluppo – denuncia Fentini – e continua a imporre decisioni senza alcun coinvolgimento della comunità”. L’ultima scintilla è arrivata con l’installazione dei nuovi campi boe, un progetto dell’Ente Parco che ha suscitato proteste tra residenti e operatori turistici, stretti tra alti costi di ormeggio e nuove restrizioni a pesca e balneazione.

A questo si aggiunge la ferita mai rimarginata dell’isola di Pianosa, ancora oggi inaccessibile: «È un pezzo di identità che ci viene negato da trent’anni», sottolinea il vicesindaco. L’obiettivo ora è chiaro: restituire alle Tremiti la possibilità di gestire il proprio mare, conciliando tutela ambientale e sviluppo locale.

Tutto questo è stato messo nero su bianco dalla sindaca delle Tremiti Annalisa Lisci che ha scritto un’accorata lettera al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

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