Non si placano al Comune di Campobasso i veleni e gli scambi di accuse tra le forze politiche sul tema dell’edilizia scolastica. Il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle ha diffuso oggi una nota per rispondere alle polemiche di questi giorni. Ecco il testo del comunicato:
“Il piano di rigenerazione delle scuole a Campobasso ha acceso il dibattito politico, ma sul caso dell’Istituto Comprensivo “D’Ovidio”, tra piazza della Repubblica e via Gorizia, è necessario fare chiarezza: la comunità scolastica aveva bisogno di risposte concrete, non di illusioni.
Durante l’ultima campagna elettorale il consigliere civico Pino Ruta ha fatto credere che fosse semplice reperire locali alternativi e centrali per gli studenti. Una promessa facile, utile a raccogliere consenso, ma che ha illuso genitori e Consiglio d’Istituto, rivelandosi poi del tutto irrealistica.
Non a caso, la scelta iniziale dell’edificio di Selvapiana era giunta proprio perché si conoscevano già, da subito, le enormi difficoltà nel reperire strutture idonee in altre aree centrali della città. Una realtà che Ruta ha provato a minimizzare con molta superficialità, forse preso da quella frenesia di campagna elettorale permanente che per lui rappresenta ormai una condizione di sopravvivenza politica.
Per un anno intero, con le deleghe ai Lavori Pubblici in mano all’assessore espresso dal Cantiere Civico, si è inseguita l’idea di soluzioni alternative. I locali di via Garibaldi furono subito accantonati; quelli del complesso di via Cavour, definiti da Ruta “Città nella città”, si sono rivelati spazi inadatti: bui, seminterrati, costosissimi. Si parlava di spese milionarie tra affitti e possibili acquisti, un vero salasso per le casse comunali.
Eppure, i tecnici comunali avevano confermato l’idoneità di Selvapiana, tutt’altro che “un ex ricovero di bestiame”. In quello stesso edificio si sono svolte attività importanti, come il centro vaccinale, e con i lavori previsti sarebbe stato facilmente riconvertibile in una scuola moderna, esattamente come è avvenuto per l’ex mattatoio oggi biblioteca.
Il MoVimento 5 Stelle, pur consapevole delle criticità, accettò di sostenere la proposta del Cantiere Civico di ampliare le ricerche, per preservare l’unità della coalizione progressista. Ma mesi di verifiche e sopralluoghi hanno confermato che nessuna alternativa era realmente praticabile.
Alla fine, la scelta più solida e sostenibile è ricaduta sui locali di via Berlinguer: un edificio nuovo, sicuro, già sperimentato con successo per ospitare la scuola dell’infanzia di via Tiberio. Non nasce come scuola, ma con minimi adattamenti può ora garantire agli studenti della D’Ovidio continuità didattica e dignità, in attesa della nuova sede definitiva.
È giusto riconoscere che lo svolgimento dei lavori sia avvenuto troppo a ridosso dell’avvio delle attività scolastiche, creando inevitabili disagi ad alunni, famiglie e docenti. Ma ora che questa fase è stata superata, possiamo davvero rivolgere un augurio a tutta la comunità scolastica della D’Ovidio per un anno sereno, importante e formativo.
Questa è la differenza tra chi costruisce soluzioni e chi preferisce fare propaganda. Ruta e il Cantiere Civico hanno inseguito scenari irrealistici e costosi, mentre la realtà ha imposto scelte concrete e responsabili.
Per il MoVimento 5 Stelle, la scuola non può diventare terreno di battaglia elettorale: è un investimento sul futuro dei nostri ragazzi e della città”.