I sindaci del cratere sismico del Molise 2018 alzano la voce e si rivolgono direttamente al Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti: servono risposte immediate e una proroga urgente del Superbonus 110% fino al 31 dicembre 2026. In una lettera congiunta, sottoscritta da oltre venti primi cittadini, si denuncia con forza una disparità di trattamento rispetto ai territori colpiti dal sisma 2016, per i quali la proroga è già stata concessa. “Non possiamo lasciare indietro un intero pezzo di Paese”, affermano, evidenziando come la ricostruzione post sisma in Molise sia partita a rilento, frenata da risorse pubbliche scarse e inadeguate. In questo scenario, gli unici strumenti concreti che hanno permesso di proseguire con alcuni cantieri sono stati gli incentivi fiscali legati al Superbonus, in particolare nella sua forma rafforzata. Ma il tempo stringe.
I sindaci chiedono anche un chiarimento normativo essenziale: il diritto al contributo di ricostruzione deve essere riconosciuto a tutti gli edifici danneggiati, comprese le seconde case, e non solo a quelli coperti dai limitati fondi statali. Il rischio concreto, spiegano, è quello di lasciare opere incompiute, cantieri fermi e contenziosi aperti tra cittadini e imprese. “Senza proroga, il danno non sarà solo economico, ma anche sociale e urbanistico”, concludono. Ora la palla passa al Governo.
