Entro la fine di ottobre il futuro di Stellantis sarà più chiaro. Lo ha spiegato il ministro delle Imprese Adolfo Urso che nei giorni scorsi si è incontrato con l’amministratore delegato Antonio Filosa. Il mese spartiacque prevede una serie di incontri ma soprattutto il tavolo auto e sindacati. Manca ancora la data precisa, ma lo stesso Urso ha fatto sapere che entro ottobre verrà riconvocato il tavolo automotive per aggiornare lo stato di avanzamento degli investimenti di Stellantis nei singoli stabilimenti e presentare i provvedimenti predisposti per la filiera della componentistica con risorse, già stanziate, pari a 2,5 miliardi di euro per le filiere della piccola e media impresa.
Intanto l’azienda prepara il lancio dei nuovi modelli: a ottobre inizierà la produzione della Jeep Compass a Melfi e a novembre quella della Fiat 500 ibrida a Mirafiori, due vetture sulle quali l’azienda punta per aumentare la quota di mercato. Il 30 ottobre, poi, saranno resi noti i conti del terzo trimestre. , I sindacati, invece, non hanno ancora incontrato l’amministratore delegato e martedì scorso gli hanno scritto per ribadire l’urgenza del confronto. “Crollano le produzioni, aumenta l’utilizzo degli ammortizzatori sociali, cala l’occupazione ma soprattutto non ci sono prospettive per la ricerca, lo sviluppo e la produzione. E’ necessario confrontarsi su un piano industriale che dia concrete soluzioni produttive e occupazionali a tutti gli stabilimenti” ha detto Michele De Palma, segretario generale della Fiom.
“Vogliamo poterci confrontare prima che sia varato il nuovo piano industriale, per esporre il punto di vista dei lavoratori italiani oggi fortemente colpiti dalla cassa integrazione e soprattutto per immaginare la strada di un possibile rilancio” ha detto il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella.
, Il numero uno della Fim Ferdinando Uliano ha sottolineato che “,E’ sempre più impellente una revisione del piano industriale degli stabilimenti italiani alla luce del peggioramento significativo dei volumi produttivi”. E tra le situazioni da definire c’è proprio quella dello stabilimento di Termoli dove la sospensione dell’investimento sulla Gigafactory richiede un nuovo impegno da parte di Stellantis per garantire prospettive future.